L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo stadio Barbera tornato ad essere un fortino.
Due vittorie per aprire il 2023 e due per chiuderlo, con in mezzo diversi passaggi a vuoto e qualche mugugno della piazza nelle fasi più complicate: tra il Palermo e il Barbera quello appena concluso non è stato un anno all’insegna dell’idillio, ma le recenti affermazioni con Pisa e Cremonese (le prime due consecutive in casa) gettano ottime basi per il 2024, in cui l’obiettivo sarà rendere nuovamente viale del Fante un fortino inespugnabile e non terra di conquista di avversarie non irreprensibili.
Per quanto i due successi di fine anno siano stati cercati dai rosa con tenacia e abnegazione, entrambi sono stati favoriti da una buona dose di casualità e non hanno cancellato i dubbi legati alla continuità della squadra, soprattutto in fase difensiva: tuttavia dopo un novembre drammatico, in cui i rapporti con il pubblico di casa sembravano aver raggiunto il punto di non ritorno, la priorità assoluta era fare risultato a prescindere dalla prestazione e la promessa è stata mantenuta. In futuro il passo avanti nel gioco servirà, anche perché le prossime avversarie interne si chiamano Modena (20 gennaio), Bari (2 febbraio) e Como (17 febbraio).
In più in viale del Fante devono fare capolino anche Parma e Venezia fra quelle di testa. Aver trasformato nuovamente i fischi in applausi è un primo step per un campionato di vertice, dove la coesione tra stadio e giocatori sarà fondamentale: anche con la Cremonese non è mancato qualche mugugno, sia nel primo tempo nella fase di massima pressione dei grigiorossi, sia nel secondo dopo la momentanea convalida dell’1-3 di Coda (poi cancellato dalla Var per fuorigioco), ma con il gol di Di Francesco il Barbera ha riguadagnato volume e trascinato il Palermo a un finale arrembante, in cui entrambe le squadre hanno creato i presupposti per vincerla. Quando Stulac ha segnato il 3-2 al 97’, ripetendo la perla al fotofinish con lo Spezia al 104’ (stavolta però è evidente la complicità del portiere avversario), il boato del pubblico del Barbera è risuonato in tutta la città: nell’urlo dei 23 mila tifosi era contenuta la soddisfazione di aver ridato slancio alla classifica e messo definitivamente alle spalle uno dei momenti più neri, sul piano dei risultati, della storia recente dei rosa.