Palermo, il Barbera è un tabù: perché tutta questa fatica?

E’ davvero così complicato vincere al Barbera davanti a 20mila tifosi rosanero?

Alla Salernitana basta un cross “sbagliato” di Tello, al 21′, per tagliare le gambe ad un Palermo inconsistente. Il gioco fatica a decollare, nonostante la scelta di un tecnico che avrebbe dovuto alzare l’asticella proprio su quell’aspetto e che, ad oggi, non sembra aver inciso. D’altronde è risaputo, giocare in casa è sempre stato più complicato che fuori. E il Palermo al Barbera, se l’andamento non migliora, farebbe meglio a vederlo solo per qualche seduta d’allenamento.

ADESSO IL BARBERA E’ UN TABU’

Sono solo 2 i punti raccolti su tre gare interne disputate, mostrando prestazioni sempre peggiori. Perché si fatica così tanto a dominare il gioco?

Ranocchia non sembra per nulla essere entrato nei meccanismi del tecnico. Tocca troppi pochi palloni in fase d’impostazione, non riesce a farsi trovare libero tra le linee e troppo spesso si nasconde tra le maglie avversarie. Eppure dovrebbe essere il fulcro della mediana rosanero, l’uomo a cui il Palermo dovrebbe affidare ogni pallone per costruire le proprie avanzate offensive. Fulcro che, invece, per distacco, non veste la maglia numero 10 ma bensì la 6. Claudio Gomes è a tutti gli effetti il migliore degli 11 scelti, e non solo, da Dionisi. Recupera un numero impressionante di palloni, ma purtroppo non ha nelle corde i tempi del registra. E’ forse questo ciò che manca al Palermo?

Si fa troppa fatica nel saltare l’uomo e il gioco si riduce ad un’infinità di passaggi inutili. Il Palermo non può permettersi questo, non può continuare a vivere incatenato nei limiti visti e rivisti nella passata stagione. La Serie B non aspetta.

DALL’ATTACCO ALLE SOSTITUZIONI: QUANTE COSE NON HANNO FUNZIONATO

Inevitabilmente neanche l’attacco riesce ad incidere. Un Brunori troppo isolato non viene in nessuna occasione messo in condizione di far gol. Forse è arrivata l’ora, almeno in casa, di aggiungere peso in avanti. O almeno di provare a cambiare qualcosa, per permettere ad uno degli attaccanti più forti del campionato di avere una spalla in più e di conseguenza un uomo in più da guardare per la difesa ospite. Di Mariano non incide quasi mai offensivamente, Le Douaron non sembra proprio essere a proprio agio nel ruolo scelto per lui da Dionisi. Ma soprattutto, indubbiamente, i cambi non hanno portato alcuna miglioria alla squadra. Sostituire ruolo per ruolo quanto può incidere per una squadra sempre schermata dagli ospiti in ogni sua mossa?

La sosta in arrivo servirà a schiarire le idee ai rosanero. Il campionato cadetto è lungo e pieno di insidie, ma soprattutto non dà modo a nessuno di rifiatare. Servirà immediatamente trovare soluzioni utili da utilizzare per le gare interne. Per cancellare le due facce di un Palermo che ha elementi di valore per poter fare notevolmente di più.