Palermo, il 4-2-3-1 adesso non si tocca più. Henderson e Stulac penalizzati dal cambiamento

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul modulo del Palermo e in particolar modo su Stulac ed Henderson rimasti penalizzati dopo il cambio schieramento di Corini.

Se c’è chi gioisce per gli effetti benefici del nuovo modulo del Palermo c’è, al contempo, chi da questa nuova disposizione tatticanon riesce in nessun modo a trarne beneficio. Dall’arrivo di Ranocchia al Palermo e dal definitivo varo del 4-2-3-1, infatti, è praticamente uscito dai radar lo scozzese Henderson. L’ultima presenza da titolare è datata 20 gennaio, nel match casalingo contro il Modena vinto per 4-2. In quell’occasione Ranocchia, appena arrivato a Palermo, non mise piede in campo salvo poi farlo nella partita successiva, con la contemporanea esclusione dai titolari di Henderson. Da lì lo scozzese, nelle successive 4 partite, ha messo piede in campo solamente nel finale di Piacenza.

Contro la Feralpisalò è stata l’occasione di vedere in campo Stulac, altro elemento non proprio a suo agio in un modulo che prevede un mediano piuttosto che un regista puro come nel 4-3-3, schieramento a lui più congeniale. Agli esterni, invece, Corini chiede sacrificio, corsa e abnegazione, cosa che in questo momento Di Francesco e Di Mariano garantiscono con maggiore efficienza rispetto a Insigne, pian piano relegato al ruolo di alternativa.  Stesso discorso può essere fatto per Mancuso, spesso utilizzato da Corini quando il Palermo si trova sotto nel punteggio per trovare un suo guizzo offensivo per provare a scardinare le difese avversarie. L’ex attaccante del Como, infatti, ha giocato sia nella trasferta di Catanzaro alla ricerca del gol del possibile sorpasso, sia nel match casalingo contro il Modena quando il risultato era ancora fermo sul 2-2.