Palermo, il 2025 inizia coi fiocchi
Il Palermo accoglie nel miglior modo possibile il 2025.
La squadra di Dionisi ritrova il suo capitano ma soprattutto ritrova la vittoria, nel match del Barbera vinto per 2-0 contro il Modena, potendo così togliersi di dosso notevoli problematiche principalmente psicologiche. Dionisi sceglie di cambiare modulo mandando in campo quasi tutte le sue certezze. Si passa ad una difesa a tre: il disperso Gomes torna finalmente mediano coadiuvato da Segre e Ranocchia mentre davanti è al coppia Brunori-Le Douaron a fare a sportellate contro la retroguardia canarina. E’ un Palermo compatto, concentrato ma soprattutto cinico che non lascia spazio alle avanzate avversarie. In porta, dopo 14 anni e nel giorno del suo compleanno, torna Salvatore Sirigu a dare quella certezza di cui il reparto aveva necessariamente bisogno.
DIONISI CERCA IDENTITA’
Che i cambiamenti apportati siano la cura giusta, lo si potrà dire soltanto nelle prossime partite. Intanto Dionisi difficilmente potrà privarsi, al meno nel breve periodo, del 3-5-2 e allora anche il neo Ds Carlo Osti potrà cercare le giuste pedine per dar continuità al modulo scelto. Il Palermo visto contro il Modena, non è di certo dei più prestativi, in termini di gioco, ma a spuntarla è stata decisamente la ferocia con cui i rosanero hanno portato a casa il risultato. Non sono state innumerevoli le occasioni importati in favore di Brunori e compagni, ma basta crederci per tornare ad accogliere il bottino più importante: i tre punti.
Anche l’approccio è sembrato diverso, il Palermo è stato aggressivo e concentrato. Un pressing mai fuori tempo, ha reso la vita complicata anche ad un calciatore di qualità come Palumbo, che non è mai riuscito a trovare la giocata vincente. Ciò dall’inizio al triplice fischio, con anche Caso in palese difficoltà e sempre aggredito alto dall’avversario di competenza.
IL PALERMO SI AFFIDA AL PROPRIO CAPITANO
E’ tornato il capitano e con lui anche i suoi gol, quelli di cui il Palermo aveva più bisogno. Matteo Brunori si è ripreso la squadra e da sottolineare è soprattutto l’astuzia sul primo gol. Per quanto un gol semplice, la rete dell’1-0 è frutto dell’intuizione che solo i veri bomber hanno, con il numero 9 che intuisce la possibilità che la sfera possa arrivare nella zona occupata e poi è rapido e crudele nell’insaccare in porta da pochi passi. Una tipologia di gol che al Palermo mancava e di cui aveva fin troppo bisogno.
Anche Le Douaron sfoggia una prestazione che non va sottovalutata. Per quanto abbia disputato soprattutto un primo tempo in ombra, sale in cattedra col passare dei minuti. Sigla un gol, bello quanto decisivo, ma soprattutto sembra un calciatore indubbiamente più a suo agio in un attacco a due. Prestazione simile a quella di Filippo Ranocchia. Il centrocampista non è da ricordare per la prestazione generale, ma per la sua incisività. Sono suoi, infatti, gli assist vincenti che permettono ai rosanero di sbloccare e di chiudere la gara. A dimostrazione di quanto i rosanero dipendano anche dalle giocate dei singoli.
Insomma, la prestazione è decisamente positiva ma saranno solo le prossime gare a stabilire se il peggio è decisamente passato. Intanto non bisogna dimenticare che il Palermo continua ad aver bisogno di innesti dal mercato. Per quanto la speranza sia quella di poter esser riusciti ad invertire il trend negativo, non si può dimenticare così facilmente quanto di male fatto nel recente passato. Una certezza però è indiscutibile: il Palermo può ancora contare, e conterà, sul proprio amato capitano.