L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla sconfitta del Palermo contro il Catanzaro e la contestazione dei tifosi.
Il numero è tra i più bassi del campionato, ma l’entusiasmo è il solito anche di fronte a un periodo tutt’altro che felice: i 19.492 del Barbera hanno accolto i giocatori con il consueto calore, incitando i giocatori nonostante i tanti seggiolini vuoti. Un sostegno manifestato già durante il riscaldamento e non attenuato durante la lettura delle formazioni: mezza eccezione al nome di Corini, con qualche fischio isolato nei suoi confronti. Stavolta però il Barbera si è dovuto confrontare con un avversario in più rispetto alle precedenti uscite, vale a dire un settore ospiti mai così pieno da molti mesi a questa parte: i circa mille sostenitori del Catanzaro si sono dimostrati altrettanto caldi, rinfrancati dalla vittoria nel derby con il Cosenza e da una classifica che nemmeno loro in estate avrebbero potuto immaginare così radiosa.
Con il primo tempo abbastanza bloccato e povero di occasioni è sugli spalti che la sfida si accende, con i continui botta e risposta tra tifoseria casalinga e ospite nel tentativo di sovrastare l’una il volume dell’altra. Quando però allo scadere della frazione Iemmello trova la rete su gentile omaggio della difesa rosanero i cori si trasformano in fischi (poi replicati in misura maggiore dopo lo 0-2 di Biasci), non solo per lo svantaggio ma per la mancanza generale di ispirazione: l’unico tiro in porta è a firma Mancuso alla mezz’ora, il resto è un susseguirsi di lanci nel vuoto e difficoltà a trovarsi, proprio come con il Cittadella.
Alcuni giocatori hanno provato a suonare la carica con qualche sortita isolata, ma non è bastato a ridare serenità. Il dato spettatori va comunque oltre le aspettative della vigilia: le prestazioni negative contro veneti e Ternana non hanno tolto al popolo rosanero la voglia di incitare i loro beniamini, ma di fronte a una nuova gara opaca il malcontento è stato inevitabile. E a fine partita, al triplice fischio, la solita colonna sonora delle ultime partite casalinghe. Fischi e contestazioni e gesti eloquenti per invitare a cambiare passo. Così come in occasione della sconfitta contro il Cittadella, un capannello di tifosi si è riunito fuori dallo stadio contestando la squadra e l’allenatore gridando «Corini vattene via»,