L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui problemi economici del comune di Palermo.
Un milione di euro di finanziamento rischia di perdersi e così si può dire addio a un’opera importante per la mitigazione del rischio idraulico. Ci insegna questo il documento dei tecnici dell’area della Riqualificazione urbana, alla ricerca di un finanziamento supplementare di 350 mila euro per sistemare e mettere la copertura al canale di Boccadifalco, nella parte vicina al ponte di via San Martino, all’altezza di via San Pietro.. Un intervento di quelli che servono a mettere in sicurezza il territorio costantemente minacciato dal rischio idraulico. Anche questa è una storia di occasioni perdute. Il progetto, risalente al 2006, approvato nel dicembre del 2018 dopo che era stato infilato nell’elenco delle opere da portare a compimento con 955 mila euro dai fondi del Patto per Palermo. Dodici anni solamente per portare a gara il lavoro. A conclusione della procedura, in cui sono state ammesse cinque imprese, l’affidamento è andato alla «D.L.M. Costruzioni S.r.l» di Barcellona Pozzo di Gotto nel 2019.
Ma nel maggio 2020 il legale rappresentante della ditta di costruzioni, prendendo spunto da un articolo
del codice dei contratti, ha comunicato la volontà di rescindere ogni impegno assunto con la partecipazione alla gara. E così il primo giugno di due anni fa si è revocata l’aggiudicazione. A seguire, sono stati
interpellati, nell’ordine della graduatoria, i rimanenti quattro operatori economici ammessi. Ma tutti
hanno manifestato la volontà di sciogliersi dagli impegni negoziali. Tecnicamente, dunque, a gennaio dell’anno scorso la gara è stata dichiarata deserta. Scrive il Rup, Nicolò Asaro, che «già nell’aggiornamento del progetto (2018) il finanziamento si è rivelato limitato rispetto all’intervento circostanza che ha di fatto limitato le opere da realizzare: ad esempio è stato eliminato il, seppur necessario, pozzetto di ispezione originariamente previsto».