Palermo, i rimorsi energia da playoff

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul rendimento del Palermo in vista dei playoff.

L’altalena continua. La differenza di rendimento tra casa e trasferta è un leitmotiv del cammino dei rosanero in questa stagione. E dopo i pareggi esterni contro Potenza e Paganese, la vittoria casalinga per 5-2 ottenuta mercoledì contro il Taranto è un’ulteriore conferma di questo trend. In attesa di altre verifiche lontano dalle mura amiche, il largo successo di due giorni fa incorona comunque il Palermo formato casalingo e certifica la “produttività” di un gruppo che a quota 41 vanta il primato nella classifica del girone C relativa ai punti conquistati in casa. I rosa, al 5º posto allo stato attuale, stanno costruendo le proprie fortune al “Barbera” dove non perdono dal 7 marzo 2021.

La “manita” al Taranto è, dopo quella alla Turris, la seconda del Palermo di Baldini. Tecnico che finora ha condito l’ottimo rendimento interno, visibile anche con il suo predecessore, con una straordinaria capacità realizzativa con 21 gol in 7 gare. In totale 56 reti non sono sufficienti al momento per lo status di migliore attacco del girone (che è del Foggia con 62 gol) ma sono un indicatore delle potenzialità di una squadra che, proprio perché al “Barbera” ha dimostrato di sapere lasciare il segno, deve recitare il mea culpa per ciò che ha vanificato fuori casa. Basterebbe poco (2 vittorie) per impostare anche in trasferta un piano funzionale alle esigenze di questa squadra.

Che non ha ancora scaldato i tifosi («Dobbiamo solo stare zitti e pedalare – ha spiegato il difensore Andrea Accardi – tocca a noi riportare il pubblico dalla nostra parte») e che nelle prossime 4 gare prima della fine della regular season proverà a legittimare l’ambizione di raggiungere la migliore posizione possibile (3º o 4º posto) in vista dei playoff.