Palermo. I pugliesi hanno fatto un punto in più. Il fortino casalingo ora è della Virtus
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’avversario del Palermo, la Virtus Francavilla.
Il turno di stop fa perdere al Palermo il titolo di «potenza» casalinga, per il momento. A superare i rosanero, nella vetta di questa graduatoria, c’è proprio la Virtus Francavilla che domani ospiterà la squadra di Baldini. Due rulli compressori a confronto, se si tratta di giocare tra le mura amiche. Il problema, per il Palermo, è che lo stadio sarà quello dei pugliesi. A parità di partite disputate dinanzi al proprio pubblico, i biancocelesti vantano un punto in più rispetto al Palermo: 35 a 34, questa è la differenza, per quanto i rosa siano imbattuti nel loro stadio e la Virtus abbia subito una sconfitta in stagione.
Solo che nelle ultime sette gare interne, i prossimi avversari dei rosanero hanno ottenuto sette vittorie. Una marcia che ha permesso agli uomini di Roberto Taurino non solo di essere primi nella classifica casalinga del girone C, ma anche di inserirsi prepotentemente nella corsa alla fase nazionale dei play-off. Un rendimento da «big» a tutti gli effetti, reso possibile da quanto ottenuto sul campo del «Giovanni Paolo II». Un cammino parecchio simile, da questo punto di vista, a quello del Palermo, che paga però un rendimento meno costante in trasferta. Al «Barbera», però, i rosa non sono stati certo da meno: 10 vittorie (una in meno dei pugliesi), 4 pareggi e nessuna sconfitta, unica imbattuta del torneo tra le mura amiche insieme all’Avellino.
Non a caso, fino a pochi giorni fa, nessuno poteva vantare un ruolino di marcia interno migliore. Un po’ per la serie di successi consecutivi della Virtus, un po’ perché la pausa ha privato alla squadra di Baldini di giocare in casa contro il Taranto, sta di fatto che l’ultimo turno ha consegnato al Francavilla la vetta della classifica per quanto riguarda i punti conquistati nel proprio campo. E sabato, su quello stesso campo, il Palermo dovrà cercare di interrompere un tabù esterno che va avanti ormai da tre mesi. Un’impresa per nulla semplice, contro un avversario che nel suo stadio sta riuscendo a fare addirittura meglio di quanto fatto dai rosa al «Barbera».