Palermo, i bomber che non ti aspetti: la difesa diventa il miglior…attacco
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e i gol segnati dai difensori.
La macchina da gol rosanero non lascia indietro nessun reparto: tutti i giocatori sì stanno ritagliando un ruolo da protagonisti a prescindere dalla posizione in campo. La maggiore pericolosità sulle palle inattive sia su calcio diretto che sullo sviluppo dell’azione, rende pericolosi soprattutto i difensori: proprio da loro arriva il 25% dei gol segnati dal Palermo, 3 su 12. Un dato inaugurato da Lucioni contro la Reggiana e che domenica si è ulteriormente arricchito, grazie alle marcature di due figure a sorpresa.
Che Ceccaroni avesse un’attitudine offensiva non indifferente si era già colta nelle precedenti partite, con una spinta costante e una presenza temibile sui calci da fermo: l’assist per Mancuso contro l’Ascoli, valso la vittoria al fotofinish. sembrava già una ciliegina sulla torta, ma contro il Sudtirol i ruoli si sono invertiti e l’ex Monza ha restituito il favore al compagno, mettendogli sul piede un cioccolatino per 1-1. Per il numero 32, autore dell’ennesima prova di grande valore in difesa avendo annullato un peso massimo come Odogwu, sì tratta solo dell’ottava rete in carriera, ma questa ha un peso specifico non indifferente sia perché ha avviato la rimonta dei rosa, sia perchè le ultime tre marcature tra Serie A e B avevano un sapore diverso in quanto erano coincise con altrettante sconfitte.
Anche Aurelio aveva dato più di qualche spavento ai portieri avversari in precedenza, ma sia Viviano ad Ascoli sia Micai nella sfida interna con il Cosenza erano riusciti a disinnescarlo: Poluzzi domenica non c’è riuscito e il numero 31, dopo aver scaraventato in porta il cross al millimetro di Henderson, ha potuto festeggiare il secondo gol in rosanero con una corsa sfrenata sotto la curva Nord. Avere un terzino con una presenza quasi da centravanti in area di rigore è una risorsa di grande rilievo per Corini: mentre Mateju e Lund tendono per lo più a schierarsi da ultimo uomo sui calci piazzati, Aurelio è presenza fissa in area di rigore e tra i più cercati dai compagni per mettere in difficoltà i portieri avversari. Un tema che domenica il Sudtirol ha imparato a sue spese, cogliendo la prima sconfitta stagionale dopo avere a lungo resistito all’assedio dei rosa.