L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui prossimi due impegni del Palermo di Baldini.
Forse meglio fare i conti con la realtà e non chiedere al Palermo cose che, evidentemente, non è in grado di dare. Sono ormai troppe le prove in cui la squadra non ha saputo cogliere l’attimo, segno dei profondi limiti che il gruppo ha mostrato sin dall’inizio e che neppure il cambio di gestione tecnica ha saputo correggere. Il pari di Pagani contro una rivale in difficoltà, senza sapere sfruttare il vantaggio ottenuto da Valente a inizio ripresa, è l’ultimo atto della serie di incertezze che hanno contraddistinto la stagione. E dire che il 3º posto era (è?) ancora a portata di mano grazie anche ai rallentamenti delle avversarie dirette e col recupero di domani col Taranto ad offrire una nuova chance ai rosa.
Gli stessi errori. C’è qualcosa che va oltre le richieste di Baldini di metterci più cuore o più partecipazione emotiva. Il Palermo delle ultime prove è un gruppo che ha mostrato una qualità insufficiente per puntare ai primi posti. La difesa, rivoluzionata in continuazione, commette da due a tre gravi errori a partita, il centrocampo non la supporta a dovere e nello stesso tempo non possiede pulizia di gioco né geometrie che riducano al minimo i possibili errori di costruzione. E non appena la squadra, che agisce in proiezione offensiva, perde palla o sbaglia i tempi del pressing, arriva la ripartenza avversaria. E i troppi gol subiti vanificano la dote migliore dei rosanero: con Baldini al timone il Palermo segna da 12 partite di fila e ha fatto 26 reti, lanciando Brunori a quota 19 a un passo dalla leadership dei marcatori tenuta da Moro a 21. Ma non basta.
Strategia di Baldini. Il tecnico ha prima provato a scuotere il gruppo con parole forti poi a Pagani ha cambiato strategia. Inutile acuire ancora la tensione, la personalità o altre capacità decisive per fare risultato, se non le hai difficilmente si inculcano con le urla. Nel dopo gara in Campania, ha osservato che rispetto al pari di Potenza la squadra almeno non aveva subito nulla e che i gol presi erano “situazioni particolari”. In realtà gaffes clamorose di Somma e Crivello, i giocatori messi fuori dal progetto a inizio stagione, rimasti però in rosa e recuperati nel corso dell’anno. Baldini prova a salvaguardare un gruppo che deve disputare i play off ma in quest’ottica dovrà compiere scelte funzionali alla squadra per vincere, evitare errori puerili, e utilizzare i giocatori più affidabili. Non è previsto un cambio di modulo, ieri mattina di buon’ora la squadra è tornata ad allenarsi, non una misura punitiva ma la normale preparazione del turno infrasettimanale di domani. Perché il calendario offre l’ennesima, possibilità, l’ultima ciambella di salvataggio a un Palermo che ha 5 giornate per tentare di acciuffare un posto migliore per gli spareggi: in 4 giorni, al Barbera riceve Taranto e Picerno. E bisogna fare 6 punti.