Palermo grande con i grandi. L’arma segreta rosanero per spuntarla nei playoff

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’arma segreta del Palermo in vista dei playoff.

L’assetto da playoff c’è. Lo dice il campionato del Palermo nei confronti con le pretendenti alla seconda posizione. Non solo perché i rosanero guarderanno tutti dall’alto, almeno fino al prossimo weekend, quando resteranno fermi a causa del derby con il Catania che non si giocherà, ma anche per il fatto di non avere, finora, perso gli scontri diretti con le big. Se il Palermo in questa stagione, con Filippi prima e con Baldini poi, non ha mai ceduto il passo alle squadre che oggi sono in lizza per il secondo posto, vuol dire che con le grandi le motivazioni esaltano le qualità dell’organico.

Rimpianti. Quelle stesse che sono venute meno con le piccole, paradossalmente, e il riferimento è a quei tre pareggi con Fidelis Andria, Potenza e Paganese. Perché, vincendone almeno una di quelle sfide, oggi i rosanero non dovrebbero dipendere dai risultati delle altre per sperare nel migliore piazzamento in chiave spareggi. Se avessero fatto bottino pieno, il Bari non avrebbe potuto festeggiare la promozione in B con quattro giornate di anticipo. Se il Palermo con le grandi si esalta è un ottimo presupposto per le sfide che inizieranno il primo maggio, nella speranza che per Brunori e soci l’approdo ai playoff arrivi il più tardi possibile. Ecco perché finire la regular season con il massimo della posta sarebbe fondamentale, verrebbero saltate ben 4 gare, le due del turno del girone di appartenenza e il doppio confronto di andata e ritorno del primo turno della fase nazionale. Per iniziare il 17 maggio, il Palermo dovrà confermare questa sua predisposizione ai big match anche nell’ultima giornata al San Nicola con il Bari. Ultimo test di alto livello prima di buttarsi nella bagarre per la promozione in B. I numeri sono dalla parte dei rosanero e il finale in crescendo può corroborarli.

Da Filippi a Baldini Volendo cominciare dall’ultimo arrivato sulla panchina rosanero, Baldini ha esordito con un pareggio a Catanzaro, poi si è tolto lo sfizio di cancellare l’imbattibilità interna all’Avellino con la sua prima vittoria in trasferta e poi ha suggellato il tutto con il successo di Monopoli, decisivo per schizzare in seconda posizione in seguito alla cancellazione del Catania. Prima, anche Filippi aveva castigato i pugliesi in casa, dopo avere pareggiato con Catanzaro e Avellino, in una partita viziata da un rigore inesistente concesso agli irpini, per poi dividersi la posta anche con il Bari, prossimo e ultimo avversario in campionato. Tra due settimane il Palermo dovrà sfoderare la partita perfetta contro la migliore del torneo, già promossa in B che non ha intenzione di lasciare punti per strada. Chiedere all’Avellino che domenica è uscito a mani vuote dal San Nicola, dopo una gara tiratissima.

In vantaggio In caso di risultato positivo, poi, ci saranno da attendere quelli delle altre due contendenti, alla luce dei risultati del prossimo turno, con un vantaggio che i rosanero possono sfruttare nei confronti dell’Avellino, in virtù della vittoria del Partenio Lombardi. I rosanero sanno come diventare grandi con le grandi e questo ai playoff avrà il suo peso, dal momento che le contendenti degli altri due gironi, sulla carta, sembrano più attrezzate in termini di qualità e di tecnica. Le gare secche di andata e ritorno, però, hanno dinamiche particolari. Baldini si può fare forte di un attacco devastante capace di segnare 62 gol, con Brunori autentico trascinatore del reparto dall’alto dei suoi 24 gol.