Palermo, Gomes in rampa di lancio

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Claudio Gomes.

Il biglietto da visita esibito in occasione del suo arrivo in città nelle ultime ore della sessione estiva di mercato è già una garanzia: prodotto del vivaio del Paris Saint Germain e del Manchester City. In attesa del giudizio definitivo del campo, il valore aggiunto di Claudio Amarildo Gomes è il suo curriculum. Un ragazzo che ha esplorato i settori giovanili di due top club ha certamente del talento. Che adesso, ovviamente, andrà ulteriormente coltivato e contestualizzato nella realtà di un campionato difficile come la serie B italiana. La sensazione, tuttavia, è che la prima operazione in sinergia diretta sull’asse Manchester City-Palermo potrà sortire gli effetti sperati e risultare una mossa vincente: il 22enne centrocampista francese di origini guineane, per il quale il calcio è un affare di famiglia dato che il padre giocava nel Rennes e il fratello minore è tesserato a Le Havre, sembra avere nel proprio dna qualcosa di speciale. E’ nato tre settimane dopo la vittoria della Francia agli Europei e pochi giorni dopo la firma del contratto con i Citizens (estate 2018) ha debuttato tra i professionisti vincendo la Community Shield. E’ come se fosse accompagnato da una buona stella e il Palermo è ben lieto di ricevere questo fluido positivo. Il modus vivendi, oltretutto, depone a suo favore. Claudio non ama i social e ha una passione particolare per la storia – e Palermo, città che presto conoscerà meglio dopo avere visto sia il centro sia la spiaggia di Mondello, potrà dargli tanti spunti – con particolare riferimento alla Rivoluzione Francese.

PROFILO . Senso della misura, professionalità, spirito di sacrificio. Ecco le chiavi per entrare nel mondo di Claudio Gomes, giovane in rampa di lancio che dopo una gavetta vissuta anche con la squadra riserve del PSV e caratterizzata nella scorsa stagione da 31 presenze e un gol in Inghilterra nel Barnsley in Championship vuole ritagliarsi una fetta di visibilità pure in Italia: « Questo è per me un periodo di adattamento – spiega in francese il centrocampista classe 2000 affiancato ieri in sala stampa al Barbera da una traduttrice – i miei compagni cercano di aiutarmi parlando anche inglese e io provo con l’italiano ad abituarmi al nuovo contesto. Corini ha detto che sono un giocatore intelligente e di qualità? Sono parole che mi hanno fatto molto piacere, cercherò di ripagare la sua stima a partire dalla prima gara utile » . Accostato a Kantè per la duttilità e abilità nel recupero del pallone ( « So che mi paragonano a lui ma devo lavorare tanto per raggiungere il suo livello » ), il numero 5 rosanero ha diversi modelli di riferimento: « Mi ispiro a Fernandinho, Thiago Motta e Rodri. Il mio obiettivo è correre tanto, supportare il fronte d’attacco e garantire solidità in fase difensiva » . Ha firmato fino al 2024 e arriva a titolo definitivo. La casa madre, dunque, ha ritenuto che fossero maturi i tempi per tagliare il cordone ombelicale e metterlo nelle condizioni di proseguire il cammino con le sue gambe: « Imparando velocemente proverò a capire come funziona il gioco e a creare le premesse per impormi » .

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio