L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e in particolar modo sul centrocampo di Corini.
Tra conferme e novità, il centrocampo del Palermo è un reparto che ancora aspetta una propria identità. Le società della serie cadetta, tra cui il Palermo, hanno già da tempo iniziato a sondare il terreno per capire in che maniera intervenire all’interno della propria rosa per migliorarla in vista della prossima stagione. Sotto questo punto di vista, il Palermo ha potuto lavorare con largo margine vista la conclusione anticipata della propria stagione, che non si è prolungata con la disputa dei play-off. Tempo utile per programmare il futuro, quindi, per la società e lo staff tecnico. coinvolto dal direttore sportivo Rinaudo sin dalle prime fasi della post-season per la creazione di un organico a immagine e somiglianza di Eugenio Corini. E così come per gli altri reparti, anche per il centrocampo sarà importante capire come e in che maniera le scelte tattiche dell’allenatore rosanero incideranno sul mercato, sia nelle conferme dei calciatori già facenti parte della rosa, sia nell’acquisizione di nuovi elementi dal mercato.
Partendo da ciò che già il Palermo ha a disposizione, il nuovo centrocampo rosanero non potrà che partire dalla figura di Claudio Gomes. Arrivato dal Manchester City, il mediano francese ha sin da subito convinta Corini. che ogni qualvolta l’ha avuto a disposizione non ha fatto altro che affidargli le chiavi del centrocampo rosanero sia in qualità di regista dinanzi la difesa che di mezzala, quando ad agire da play era qualche altro suo compagno. Una presenza fondamentale per Corini e per tutto il City Group, tanto da rinnovargli il contratto contestualmente a capitan Brunori, fino a giugno 2027. Assieme a Gomes, tornerà in por le per un posto da titolare anche io sloveno Stulac. appiedato per metà stagione da un infortunio che non ha permessa al numero 16 rosanero di esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Voluto da Corini, Stulac proverà a coesistere con Gomes in mezzo al campa nel ruolo di regista. Questo perché, a prescindere la modulo tattico che Corini vorrà utilizzare, una linea media con 3 uomini sembra una cosa che comunque difficilmente verrà toccata dall’allenatore bresciano.