Palermo, gol di testa e rimonte: così non si lascia mai nulla al caso
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui gol di rimonta del Palermo.
L’ottimo inizio di campionato del Palermo sta aprendo diversi punti di vista per dati e analisi utili a capire l’evoluzione tecnica e tattica della squadra di Corini. I rosanero, come abbiamo spesso detto in questi giorni, primeggiano in quasi tutte le classifiche speciali che tengono conto di diversi fattori, come nel numero dei marcatori o nelle rimonte effettuate, oppure dall’apporto che la panchina sta dando in termini di gol, assist e punti racimolati.
Tra le varie statistiche che saltano all’occhio, e nello specifico è ancora impresso nella mente, c’è la già alta quantità di reti segnate di testa da parte della squadra rosanero. Con l’acquisto di Lucioni e Ceccaroni, più l’innesto di Mancuso, il Palermo ha inevitabilmente alzato i centimetri in mezzo all’area, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Della pericolosità dei rosanero su palla inattiva ne abbiamo parlato ampiamente, ma del modo in cui queste reti arrivano occorre fareun’analisi più accurata. A partecipare alla manovra offensiva, infatti, non sono soltanto quei calciatori designati a farlo, come quelli poc’anzi citati.
Il gol di Aurelio contro il Sudtirol è la dimostrazione che su questa specifica caratteristi- caafarela differenza sonoitempidi inserimento e l’occupazione dello spazio all’interno dei 16 metri avversari. La prima rete di testa della stagione l’ha messa a segno Segre, un altro che sotto questo aspetto non ha mai primeggiato. Eppure, il suo gol è risultato decisivo ai fini della vittoria esterna in quel di Reggio Emilia, poi suggellata dalla terza rete, sempre di testa, di Soleri, marchio di fabbrica dell’attaccante rosa.