Palermo, gli esterni sono un rebus: Corini cerca rinforzi tra dubbi e certezze
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e il rebus esterni.
Nello scorso campionato quello con il tridente fu il periodo di mas-sima sterilità in attacco del Palermo, capace di andare a segno appena nove volte in undici partite: si trattava però di un modulo che Corini aveva scelto in base agli interpreti senza mai averlo sperimentato prima, dal momento che in ritiro non era ancora lui l’allenatore. Stavolta i presupposti per garantire una fase offensiva brillante ci sono tutti: il 4-3-3 è il modulo che il tecnico di Bagnolo Mella sta collaudando ogni giorno e con cui scende in campo durante le amichevoli, con l’obiettivo di avere in campionato le stesse indicazioni positive che arrivano dal Trentino.
I nodi da sciogliere riguardano soprattutto gli esterni offensivi, sia quelli che ci sono già sia quelli che potrebbero arrivare nelle ultime settimane di mercato: la curiosità riguarda soprattutto il rientro di Di Mariano, che ha «prenotato» il posto di ala sinistra e vuole riprendere da dove aveva lasciato, con tre gol nelle ultime due partite (e lo status di rigorista) prima che il dolore al ginocchio diventasse troppo grave e lo costringesse a chiudere anzitempo la stagione. Molte più certezze sul fronte opposto, dove nell’undici iniziale sembra costantemente destinato a figurare Insigne: sarà il primo esterno a piedi invertiti per Corini, che l’hanno scorso ha avuto in quella zona di campo solo giocatori che prediligevano il destro (Di Mariano, Valente, Elia, Buttaro nel solo mese di maggio e Segre in alcuni spezzoni).