Palermo, Giron: «Ho vissuto un anno da brividi, adesso vorrei restare»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato alcune parole rilasciate da Maxime Giron.

Dalla retrocessione alla Serie D alla promozione in Serie B. Ancora non ci crede, Giron. Un anno sull’ottovolante, per il terzino francese, giunto a Palermo da svincolato dopo essere finito tra i dilettanti col Bisceglie. Da lì in poi, una scalata in cui è stato protagonista assoluto, al punto da attirare anche un po’ di attenzione mediatica in patria: «Tutto quello che sta succedendo qui è follia», ha ammesso l’esterno mancino al portale So Foot, che lo ha intervistato sulla festa per il ritorno dei rosanero tra i cadetti: «Non ci aspettavamo tutto questo entusiasmo per i play-off – prosegue – durante la stagione non sono state nemmeno molte, le persone che sono venute allo stadio. Poi, alla prima partita dei play-off, lo stadio era pieno. Da brividi, non l’avevo mai provato. È impressionante, l’entusiasmo. Prima della partita di ritorno contro il Padova, più di mille persone sono venute a sostenerci davanti all’hotel mentre noi eravamo sul balcone».

E dire che Giron, quando è stato messo sotto contratto dal Palermo, non sembrava poter diventare un titolare di questa squadra: «Quando sono arrivato qui, la gente ha pensato “viene da una squadra scesa in Serie D in un club come il Palermo che gioca per salire?”, perché qui si gioca per salire, non per i play-off. Tanti tifosi non si aspettavano un profilo come il mio, ma dopo la prima partita è andata bene». Talmente bene che c’è chi si è tatuato il suo cognome sulla schiena col numero 3:

«Quando vedo queste cose non mi fanno ridere, ma mi scaldano il cuore». Scene che lo portano anche a pensare al passato, che rischiava di vivere fuori dal terreno di gioco, in Francia: «La mia carriera è stata sulle montagne russe. È stato difficile, sono passato dal calcio al fare il carpentiere. Vengo dalla montagna, sono abbastanza iperattivo, non potrei stare in ufficio. Ho lavorato di giorno e la sera mi allenavo con l’Under 19 a Clermont. Mio padre guidava per un’ora per venirmi a prendere». Ora è cambiato tutto. E chissà, con la Serie B, che non cambi ancora, il suo futuro: «Vorrei restare – conclude Giron – ma c’è la coda per venire. Ci sarà sicuramente il City Group in arrivo, ma non sappiamo ancora se sia ufficiale. Sappiamo solo che ciò che verrà sarà positivo, quindi vorrei rinnovare».