L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui gol segnati dal Palermo da 11 interpreti diversi.
Se due indizi fanno una prova, figuriamoci undici. Il Palermo è una vera epropria macchina da gol in cui vengono coinvolti tutti gli interpreti, senza che nessuno spicchi per prolificità o egoismo. In queste prime otto giornate di campionato il Palermo ha dimostrato di poter far male agli avverarsi in tanti modi e con diversi calciatori. Una squadra dove Brunori, dichiaratamente il terminale offensivo dei rosanero, è il primo ad aiutare in fase di non possesso e lanciare, come in occasione della seconda rete segnata da Mancuso contro il Modena, il proprio compagno verso la porta avversaria per andare in gol.
Se Ceccaroni e Aurelio erano stati i marcatori diversi numero 9 e 10, Henderson ha incrementato la doppia cifra di elementi andati a segno portando a 11 il conto per il Palermo. Un primato confermato dalla classifica speciale che vede i rosanero in testa davanti al Parma, fermo a 9 gol diversi. Dall’inizio di questo campionato, non c’è stata una partita in cui tra i marcatori, non ce ne sia stato uno nuovo tra quelli finiti nel tabellino di fine gara.
Lucioni, Segre, Soleri, Insigne, Stulac, Di Francesco, Mancuso (il primo a fare il bis questa stagione in due partite diverse), Brunori, Ceccaroni, Aurelio ed Henderson. Tre difensori, tre centrocampisti, due esterni d’attacco e tre attaccanti: equità ed equilibrio sotto ogni punto di vista per una squadra davvero completa che, anche sotto questo aspetto, accontenta tutti.