L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla sfida tra Palermo e Genoa.
Scontro tra galassie, al «Barbera per il primo incontro in viale del Fante tra due proprietà a maggioranza straniere. Un colosso contro un network emergente, il City Football Group che ha tracciato la strada a investitori di mezzo mondo e 777 Partners che sogna di percorrerne le orme. Da un lato, la holding che ha deciso di sbarcare in Italia piantando la propria bandierina a Palermo. Dall’altro, il gruppo che ha rilevato un Genoa in difficolta e che, dopo la retrocessione tra i cadetti punta al rilancio immediato. In un calcio italiano sempre più aperto ai finanziatori internazionali il big match della quinta giornata di Serie B mentre di fronte due proprietà intenzionate ad allargare il proprio network, mettendo insieme più societù in pie continenti.
Nessuno, in questo senso, ha raggiunto i livelli di eccellenza del City Football Group (CFG), nato a Manchester dopo aver consolidato il City tra le superpotenze calcistiche europee. Da lì è partita una rete globale che conta oggi il club – tra cui il Palermo – e un partner, sparsi per tutto il pianeta. Formalmente nato dopo il gruppo della Red Bull (che oggi ha nella sua galassia il Salisburgo, i New York Red Bulls, il Lipsia e al-tri due club in Brasile) l’impero targato City è riuscito non solo a fare del citizens una squadra saltellite in Premiere in Champions League, ma ha anche portare altre due società ai massimi livelli nazionali. Il Girona è tornato quest’anno nella Liga, il Troyes è approdato in Ligue 1 al primo anno di gestione CFG e da quando è entrato nell’orbita dello sceicco Mansour anche il New York City è riuscito a vincere in Mls.