Intervenuto ai microfoni del sito ufficiale del Palermo, l’amministratore delegato dei rosanero, Giovanni Gardini, ha risposto a dieci domande. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:
Quali saranno le novità nell’area sportiva del club?
«Prima di tutto vorrei ringraziare Leandro Rinaudo, che per due stagioni e in un momento molto particolare della storia di questa società è stato direttore sportivo. Gli abbiamo comunicato che non intendiamo rinnovargli il contratto, ma è stato di supporto in questi due anni svolgendo un ottimo lavoro. Però, a un certo punto, siamo chiamati a fare delle scelte e quindi riteniamo di dovere di dover cambiare. Allo stesso tempo ringrazio anche Michele Mignani e il suo staff perché, in poche settimane, è riuscito comunque a farsi apprezzare sia come allenatore sia come persona. Noi abbiamo inteso affidare la guida alla direzione tecnica a Morgan De Sanctis, giovane direttore sportivo che ha una vastissima esperienza come calciatore in ambito internazionale e che ha una grande conoscenza del calcio e che si adatta a quelle che sono le nostre le nostre caratteristiche. Dopo aver scelto il direttore sportivo, abbiamo individuato individuato in Alessio Dionisi l’allenatore che ci dovrà condurre in questo viaggio, che riteniamo possa essere molto speciale e particolare. È uno dei giovani tecnici emergenti che ha avuto maggiore successo negli ultimi anni. È un allenatore che ha fatto un viaggio sportivo significativo, ha fatto un po’ tutte le categorie del calcio e quindi ha già vinto la Serie B, è stato protagonista in Serie A ma conosce il calcio dalla base o dalla gavetta. Questo per noi è sinonimo di garanzia, lavoro, applicazione, determinazione, attenzione. Il calcio oggi non è una squadra di calcio ma è un’azienda, al cui interno bisogna lavorare in tutte le aree, da quella sportiva a quella commerciale, a quello organizzativa a tutte perché ci vengono chiesti risultati da ottenere, target da raggiungere e ci vengono ma è fondamentale poter lavorare. Noi abbiamo bisogno di avere un gruppo di lavoro in termini non solo di qualità ma anche di quantità sia presente e che sposi il nostro progetto, le nostre idee di calcio. Cosa vuol dire nostra idea di calcio? Ci vuole gente che vengano a Palermo con entusiasmo, voglia e cattiveria agonistica».