Palermo, fuori gli artigli. Il nuovo assist di Di Mariano: «Ci rialzeremo»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle parole di Di Mariano rilasciate ieri.

Dai prima passi nella scuola calcio dello zio, Totò Schillaci, ne è trascorso di tempo. Andò via da Palermo a 13 anni, il Lecce lo acquistò per il settore giovanile, quello che invece non fece la società rosanero, perché dopo un periodo di osservazione decise di non affannarsi per prenderlo. Dalla Puglia alla Sicilia, nel mezzo un viaggio durato 13 anni fatti di sacrificio in cui le delusioni sono state ricompensate poi dai successi, come le due promozioni consecutive in serie A con Venezia e Lecce. Già, perché è come se nel destino di Francesco Di Mariano sia insito un “effetto di ritorno” nei posti in cui è già stato con la missione di vince: è accaduto sia in Laguna che in Salento e adesso potrebbe ripetersi a Palermo dove non ha mai giocato, ma ci è nato.

Nonostante due sconfitte abbiano bagnato le sue prime apparizioni in rosanero non è affatto preoccupato. «Ne ho passate di tante in questi sette campionati di B, siamo all’inizio e stiamo crescendo. È un Palermo nuovo, ci sono 14 elementi nuovi e stiamo cercando di creare un’identità. A Reggio Calabria abbiamo giocato con un modulo provato solo per pochi giorni. Non siamo stati anonimi, qualcosa abbiamo creato e loro hanno fatto gol su nostri errori. La cosa importante, ribadisco, è cercare di restare positivi quando si vede tutto nero».

 

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Redazione Ilovepalermocalcio