Intervistato da “PianetaSerieB” Gian Piero Ventura ha parlato in merito al campionato cadetto e alla gara tra Palermo e Frosinone in programma domani.
Ecco le sue parole:
«Voglio partire facendo una premessa: in merito al campionato di Serie B, ogni anno si dice che sarà una Serie A2. Io penso che il calcio cadetto, come quello in generale, abbia subito dei cambiamenti. Come accade ad ogni aspetto della vita. Il copione però è sempre lo stesso: campionato tirato, che si decide puntualmente in primavera. Ogni anno abbiamo una o due sorprese e una o due delusioni. Questa era la premessa per dire che, è vero che questo campionato ogni anno presenta qualcosa di nuovo, ma è altrettante vero che ogni anno si sviluppa su spartiti simili. Entrando nel dettaglio, dico che sicuramente è un campionato più interessante di quello della Serie A, visto che lì è già tutto deciso, ad eccezione di un po’ di lotta per la Champions. In cadetteria non vi è sicurezza di risultato e ogni weekend ci sono delle sorprese. A differenza della Serie A dico anche che qui ci sono alcune partite interessanti. In vetta troviamo meritatamente il Frosinone. Meritatamente per quanto fatto e dimostrato, sia sotto l’aspetto dei risultati che della proposta. Individuo nel Sudtirol una piacevole sorpresa. Bisoli quest’anno si sta ritagliando uno spazio importante. Le neopromosse, come al solito, si stanno facendo largo in maniera significativa. La Reggina di Inzaghi è partita benissimo ma sta avendo adesso qualche difficoltà. Difficoltà che in B incontrano tutti, chi prima chi dopo. Idem il Palermo, che invece ha vissuto al contrario questo momento e adesso è in risalita. L’unica a non aver patito questo momento ad oggi è il Frosinone. Ricordiamo inoltre che alla prossima ci sarà Palermo-Frosinone, una vittoria dei ciociari credo che metterebbe un suggello definitivo sulla stagione. Al contempo, nella zona opposta della classifica, non era certamente auspicabile che squadre come Benevento, SPAL e Brescia si trovassero a dover lottare per non retrocedere. Il campionato è ancora lungo e hanno tutto il tempo a disposizione per tirarsene via, ma sono organici costruiti per ambire a palcoscenici di un certo tipo. Dispiace per ragazzi come De Rossi e Cannavaro. Purtroppo però le prime esperienze non sono mai semplici».