Palermo-Frosinone, Papadopulo: «Mi aspetto una grande gara, entrambe le squadre vorranno dimostrare le proprie qualità»
L’ex tecnico del Palermo Giuseppe Papadopulo ha parlato ai microfoni di “TuttoFrosinone.com” rilasciando le seguenti parole sulla gara contro il Frosinone e sui due tecnici Grosso e Corini, suoi ex calciatori.
Ecco le sue parole:
«Le caratteristiche da “condottieri” le avevano entrambi – le parole del mister originario di Casale Marittimo – per differenti ragioni. Uno, ossia Eugenio, per il ruolo rivestito in campo. Regista puro con innata visione di gioco e attitudini nel riconoscere determinate situazioni tattiche. L’altro, vale a dire Fabio, per importanti qualità tecniche che gli hanno permesso di interpretare il compito di terzino sinistro in maniera decisamente moderna. Il tutto, abbinato a doti comunicative di una certa rilevanza. Già all’epoca, seppur con spinte interiori diverse, si riscontravano delle ottime capacità nell’esprimersi. Toni giusti, educati ma efficaci in termini di contenuti. E questo all’interno del gruppo lo si avvertiva con facilità». Tanto è vero che quel Palermo, trascinato dallo spessore calcistico e umano di certe figure, arrivò lontano. Sia nel contesto tricolore, chiudendo la stagione al quinto posto con una semifinale di Coppa Italia, che in quello continentale: «Io subentrai a Gigi Delneri, trovando una formazione sfiduciata come sempre succede quando si viene chiamati ad agire in corso d’opera. Eppure, riuscimmo a fare ottime cose. Gli ottavi di Coppa Uefa con lo Schalke 04 li rammento – ha affermato Papadopulo – con un certo rammarico perché dopo l’1-0 dell’andata in casa, in Germania subimmo un severo 3-0 che ci eliminò dalla competizione. Però questi momenti, condivisi con ragazzi bravissimi come Fabio ed Eugenio, a distanza di tempo mi rendono comunque felice del percorso compiuto insieme».
«Per me i Ciociari, evidenziando la bontà di una proposta di gioco che esalta fase offensiva e difensiva, coinvolgendo tanti calciatori, hanno nel gruppo la loro vera arma determinante. Fateci caso, vanno in gol con tanti uomini e ognuno è attore protagonista quando chiamato in causa. Non c’è il bomber trascinatore della situazione, come spesso accade in Serie B. Tutti sono importanti nell’incidere ma nessuno è indispensabile. Anche Eugenio sta conducendo un bel lavoro, naturalmente diverso rispetto a quanto accaduto con Fabio a Frosinone. Credo che entrambi abbiano come idea di base quella di sviluppare un calcio di qualità e offensivo. Tutti e due, poi, hanno avuto grandi allenatori nelle rispettive carriere da calciatori e prendere un po’ da ognuno avrà certamente ispirato la nascita di un’idea di gioco migliorata e certamente propositiva».
Le condizioni per assistere ad un match vibrante, dunque, abbondano. Con l’auspicio che possano essere messi da parte strascichi riconducenti al passato: «Io credo che le presenze in panchina di due figure che hanno calcato il meraviglioso palcoscenico del “Barbera” serviranno a stemperare gli animi. Mi aspetto una bella gara con un andamento che consenta di mostrare i valori delle squadre».
Guai, però, a parlare di pronostici: «Sono legato a questi ragazzi, per cui non faccio previsioni per il confronto secco ma li propongo per la stagione. Mi auguro vivamente che Grosso e il suo Frosinone riescano a coronare il sogno della promozione diretta in Serie A, così come spero che il Palermo e Corini possano raggiungere il medesimo obiettivo attraverso i playoff».