Il futuro societario del Palermo non è ancora stato delineato. A poche ore dalla scadenza prefissata da Zamparini per il 30 giugno non arrivano ancora notizie dall’asse Londra-Aiello del Friuli. Baccaglini è a Londra, il patron friulano a casa sua che attende delle novità. Il superamento della data non mette a rischio l’affare, come aveva ben fatto capire l’ex Iena dopo l’incontro con Orlando, ma sicuramente aumenta la paura e il timore nel cuore dei tifosi rosanero.
Se l’affare non dovesse chiudersi in giornata, però, Zamparini ha fatto intendere altro: «Speriamo che si facciano vivi – aveva affermato il proprietario del Palermo a “Stadionews.it” -. Fino a due giorni fa mi hanno detto che il closing si fa al 99,9%. Baccaglini è andato ieri a Londra, aspettiamo ancora delle risposte che non ci sono. Non possiamo più scherzare». Il patron non ha più intenzione di attendere per il passaggio societario, visto anche l’imminente inizio del ritiro di Bad, con una stagione di serie B alle porte.
Di tutto questo tira e molla le persone che stanno più soffrendo sono sicuramente i tifosi, che non vedono l’ora che venga data l’ufficialità. Baccaglini è la speranza, Zamparini la certezza che la città non vuole più dopo le ultime disastrose stagioni. La Curva Nord superiore ha anche appeso uno striscione allo stadio “Renzo Barbera” facendo capire le loro intenzioni in caso di permanenza del patron: “La tua permanenza, la nostra assenza, zero abbonati e solo violenza”. Un messaggio chiaro: la città non appoggia più Zamparini.
Adesso l’unica speranza è quella di attendere che arrivi qualche notizia da Londra circa la chiusura dell’affare. Altrimenti tutta la città dovrà continuare ad attendere con ansia di conoscere il futuro dei colori che amano, con il conseguente aumento di suspance e nervosismo che cresce di giorno in giorno.