L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che sabato il Palermo giocherà contro il Frosinone.
Il ko di Marassi, che ha spezzato la serie utile di 9 turni consecutivi (ed anche di 7 giornate di fila in cui il Palermo era sempre andato in gol) non ha intaccato la nuova fiducia che questa squadra ha saputo raccogliere. La battuta d’arresto è arrivata contro un signor avversario, strutturato per il salto di categoria e dopo una prova in cui i rosa sono stati in partita fino all’ultimo. E questo alla gente è piaciuto. La stessa classifica resta interessante, soprattutto se paragonata alle prospettive di poche settimane fa: il Palermo è nel vasto gruppone al 7° posto, in piena zona play off e le prestazioni restano di livello. Certo, l’asticella continua ad alzarsi: dopo aver affrontato la terza (Reggina) e la seconda (Genoa), ora tocca alla prima e alla quarta, Frosinone e Sud Tirol (a Bolzano il 25 febbraio). Appuntamenti che definiranno la crescita anche caratteriale della squadra.
Rispetto alle prove precedenti, il Palermo a Genova ha perso proprio in quegli aspetti che altre volte l’avevano premiato: un pizzico di superficialità negli episodi decisivi, con l’eccessivo spazio lasciato a Gudmundsson sul primo gol e il rilancio “ciccato” da Marconi sul secondo (ma al 97’). Sbavature che ci possono stare in una partita lottata e nella quale l’atteggiamento è stato sempre positivo. Sabato mancheranno per squalifica Mateju e Segre, ma la rosa di Corini sembra poter ovviare alle assenze. In mezzo, già a Genova Verre ha occupato la posizione di interno destro e c’è Gomes tornato a pieno regime, rivelandosi uno dei migliori dopo l’intervallo. E a destra, oltre a Buttaro, si profila una soluzione Graves, visto che il danese appena arrivato nel mercato di gennaio pare offrire massime garanzie anche sulla fascia, trasformando di fatto il modulo in un più nitido 3-5-2. Sembra ancora troppo presto invece per il recupero di Bettella.