L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara tra Palermo e Frosinone con la città che freme per quello che ha tutta l’aria di un derby.
Arriva la capolista. E a Palermo, come dimostrano gli oltre 6.500 biglietti già venduti, comincia a salire la febbre. La grande attesa dei tifosi per la gara in programma sabato pomeriggio al “Barbera” va di pari passo con la voglia della squadra di misurare le proprie ambizioni con la prima della classe. Il Palermo può davvero puntare in alto? La sfida contro la formazione guidata da Fabio Grosso darà, a questo proposito, diverse risposte.
E “dirà” molto sulle reali prospettive di un gruppo che, a prescindere dalla sconfitta rimediata venerdì scorso a Marassi contro il Genoa, ha trovato comunque i suoi equilibri e un’identità. Per gli uomini di Corini, ex di turno avendo allenato il Frosinone nel 2011/12 in Prima divisione Lega Pro, il match di sabato può essere visto come un crocevia. Non tanto in termini di classifica quanto piuttosto sul piano psicologico.
AMBIZIONI. Dopo le vittorie contro Genoa, Parma, Cagliari, Bari e Reggina, una nuova affermazione casalinga contro un’altra big del torneo corrisponderebbe al superamento di un vero e proprio esame di maturità. Sarebbe un toccasana dal punto di vista dell’autostima e darebbe alla squadra i titoli per il definitivo salto di qualità. L’importante è presentarsi puntuali alla stazione. Due le “mete” segnalate dal display in corrispondenza del binario rosanero: battere il Frosinone, dimostrando contestualmente che tra le due squadre non ci sono i 20 punti di differenza indicati dalla classifica e, più in generale, autoconvincersi che pur essendo una matricola il Palermo adesso può ragionare da “grande”. E creare le condizioni affinché il traguardo della A diventi qualcosa in più di un sogno: «La partita col Frosinone si prepara da sola dato che affrontiamo la prima della classe» ha sottolineato il difensore Ivan Marconi al sito ufficiale.