Il Palermo scende in picchiata verso il fallimento e lo schianto sembra essere ormai irreversibile. Al 28 giugno il caos è ancora tanto, troppo, e la situazione in casa rosanero non vuole migliorare. La famiglia Tuttolomondo, con due videomessaggi pubblicati ieri, ha tentato di riprendere in mano una vicenda irreversibile alla luce di tutti. Il Sindaco Orlando ha espresso il suo dissenso in conferenza stampa proiettandosi già al futuro mentre il presidente Albanese inizia a subire i colpi di una situazione davvero drammatica. A restare fuori da tutto questo c’è una figura ormai quasi mitologica per i tifosi rosanero: Rino Foschi. Il direttore sportivo del Palermo è stato uno dei primi a “saltare” con la nuova gestione di Arkus Network, entrando in contrasto in primis con Fabrizio Lucchesi, direttore generale. Lo stesso Foschi si è sempre mantenuto distante dall’approdo di Arkus Network al Palermo, senza commentare praticamente mai quanto succedeva negli uffici di viale del Fante, considerato anche il suo taglio quasi immediato dall’organigramma rosanero.
Al termine di un declino quasi scontato, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato il ds del Palermo che sin da subito è stato restìo a parlare. Alla semplice domanda “direttore, come sta?“, però, Rino Foschi non ha resistito: «Sto male, malissimo. Io non me ne rendo ancora conto, non me ne rendo ancora conto che avete portato avanti e tutti state zitti! Non me ne rendo ancora conto! La saluto, buona serata». La voce di Foschi, rotta forse dall’emozione, era fiacca, delusa, amareggiata. Il suo amore per Palermo e per il Palermo non ha bisogno di essere ricordato.
Da quel maledetto lunedì sera, giorno dopo giorno, escono dettagli sempre più sconfortanti, che spesso e volentieri si contraddicono l’uno con l’altro. La situazione, come già detto, è drammatica: inutile negarlo. Rino Foschi, a modo suo, ha commentato questa vicenda raffigurando al meglio quello che sta succedendo, seppur non ci sia stato il modo di poter instaurare un discorso bidirezionale. Rino, però, rimarrà comunque nel cuore di tutti i palermitani. Un eroe che ha salvato il Palermo qualche mese fa e che, in silenzio, è stato costretto a dire addio a ciò che aveva mantenuto come un figlio.