L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida di oggi tra Feralpisalò e Palermo attraverso le parole di Baldini.
Il percorso del Palermo nei playoff di Lega Pro si avvicina sempre più verso il traguardo. Dopo avere eliminato Triestina ed Entella, il prossimo ostacolo si chiama Feralpisalò, una squadra che inizialmente non veniva data per favorita ma che è riuscita ad arrivare fino alla semifinale. Un risultato non casuale, perché il giovane club fondato nel 2009, dopo avere chiuso il suo girone al terzo posto, ha eliminato Pescara e Reggiana, avversari ritenuti superiori.
E adesso, per ottenere un posto in finale, i rosanero dovranno vedersela proprio contro l’undici di Stefano Vecchi. È una sfida da non sottovalutare quella delle 21 al “Lino Turina”, sia perché la Feralpisalò disputa i play-off da diversi anni, sia perché dalle semifinali la posizione in classifica non conta più. A differenza dei turni precedenti, infatti, il Palermo non è più testa di serie e adesso, in caso di pareggio nel doppio confronto, domenica al “Barbera” si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori.
«La Feralpisalò è un’ottima squadra, allenata da un bravo allenatore con delle buone idee che, se non anticipi, ti possono far male. – ha detto ieri Baldini – Sono arrivati fin qui in silenzio e meritatamente. Rispetto a noi, hanno anche un giorno di riposo in più, ma non dovrà essere un’attenuante» Allo stesso tempo, Baldini si è detto fiducioso delle capacità dei rosanero: «Il Palermo in questo momento è fortissimo e può vincere i play-off. È umile e rispetta sempre gli avversari, che consideriamo anche più forti di ciò che sono. Ma non dobbiamo avere né timore né paura, parole che non accetto. – ha aggiunto – Possono farci male, ma io voglio vincere senza speculare anche questa sfida, che va considerata già come una finale».
Questa sera viene introdotto per la prima volta il Var. Lo strumento tecnologico che fornisce assistenza all’arbitro è visto favorevolmente dal tecnico: «Se ci fosse stato con l’Entella, la partita sarebbe già finita nel primo tempo, perché sarebbero stati concessi il gol di Floriano e il rigore su Brunori. Ma è stato meglio così, perché l’emozione è stata grande e ci siamo goduti di più il passaggio del turno, oltre ad adattarci a una situazione di difficoltà».