Palermo, forse Corini ha trovato l’uomo giusto per il modulo giusto
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sul modulo di Corini.
Forse Corini ha trovato l’uomo giusto per il modulo giusto. La trasferta di Catanzaro ha portato al Palermo tante indicazioni, sia da un punto di vista tecnico che tattico. A prescindere dal rammarico per non aver vinto una partita che il Palermo avrebbe meritato di portare a casa, Corini ha scoperto in Ranocchia quel giocatore in grado di poter ricoprire con efficacia un ruolo tanto caro all’allenatore: il trequartista alle spalle della punta. Squadra costruita per un 4-3-3, Corini ha più volte ammesso come il suo centrocampo durante la partita possa subire una metamorfosi, trasformandosi anche in base all’avversario che si ha di fronte.
E così la mediana può passare a due uomini e uno delle mezzali diventare, appunto, un trequartista. Insomma, il 4-2-3-1 che Corini durante questa stagione ha spesso utilizzato specie in occasione di match in cui c’era da marcare il regista avversario o dare maggiore presenza al lavoro di pressing di tutta la squadra. La prestazione di venerdì sera di Ranocchia ha detto che l’ex Empoli può essere l’elemento ideale per il centrocampo rosanero, ovvero un giocatore polivalente in grado anche di spostarsi nella linea a 3 oppure variare indifferentemente a destra e a sinistra in base alle necessità. Oltre all’enorme quantità di palloni giocati, Ranocchia si è reso molto pericoloso anche in zona offensiva: è sua, infatti, la percussione palla al piede sulla sinistra che ha portato all’autopalo di Situm del Catanzaro e al possibile gol del vantaggio per il Palermo.
Durante l’arco della stagione, Corini ha più volte provato a cambiare la propria mediana con l’obiettivo di prendere di sorpresa la retroguardia avversaria ed essere più imprevedibili davanti. La prima volta che Corini ha schierato il suo Palermo con un 4-2-3-1 è stato il 7 ottobre, nella trasferta vincente di Modena, l’ultimo successo fuori casa dei rosa. In quel caso, Gomes e Coulibaly giocarono da mediani davanti alla difesa, con Henderson impiegato in una posizione più avanzata dietro l’unica punta Brunori e sulla stessa linea offensiva di Insigne e Di Francesco. Ne nacque un’ottima prestazione dello scozzese che in quella partita riuscì anche ad andare a segno a inizio ripresa.