Palermo, Ficarra attacca: «Questa società non ha cuore. Ho la sensazione che tra i dirigenti nessuno abbia la sciarpa rosanero al collo»

Che idea ha di Dionisi?
«A sprazzi ci ha fatto vedere gioco. Se esistono dei problemi nello spogliatoio che non conosciamo è giusto esonerarlo, ma non sono d’accordo se si decide di mandarlo via per scaricargli responsabilità che non sono solo sue. Questa squadra, se l’avesse Guardiola al posto di Dionisi, occuperebbe lo stesso posto che occupa oggi».

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Quando il Palermo fallì, lei fu tra i primi a chiedere che la società venisse affidata a un palermitano. Cosa è rimasto del club di Mirri?
«Dario è una cara persona alla quale voglio bene. Si è sobbarcato un mucchio di problemi per riportarci nel calcio professionistico. Quella società aveva un cuore. Questa non ce l’ha. Adesso sembra di avere a che fare con un call center che ti lascia in attesa per due ore. Prima era come telefonare al negozio e farsi passare direttamente il proprietario. Per andare in Serie A ci vogliono mezzi, e penso che Mirri abbia messo il club nelle migliori mani possibili, ma in questo nuovo Palermo non c’è passione».

Davvero Manchester è così lontana da Palermo?
«Ho la sensazione che tra i dirigenti nessuno abbia la sciarpa rosanero al collo. È gente che deve tenere i conti in ordine e lo fa bene. Ma ci hanno promesso la Serie A in tre anni e non hanno allestito una squadra in grado di raggiungere l’obiettivo. Questa è un’altra promessa che probabilmente non manterranno».

È rassegnato?
«Sì. A meno che a gennaio non comprino tutto il Sassuolo e lo portino qui. Ripeto, però, a me basta vedere le maglie in campo. Un mio amico e collega come Rocco Papaleo dice che è facile innamorarsi di una donna bella, il difficile è innamorarsi di una brutta. Facile tifare Milan, Inter o Juve. Noi siamo innamorati di una donna brutta, una squadra che non ha mai vinto nulla. Questo dovrebbe entrare nel cuore di chi è nella stanza dei bottoni».

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Redazione Ilovepalermocalcio