L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro il Perugia.
Ci voleva un colpo di «Genio» per riavviare il Palermo e disinnescare l’impianto di Castori, abbottonato con l’obbiettivo di far sbattere la squadra di casa per punirla con le ripartenze. Un debutto al bacio per Corini che cancella quello di 6 anni fa quando perse con il Chievo in un Barbera che per l’occasione si era vestito allo stesso modo con oltre 20.000 spettatori per accoglierlo. L’ex capitano in 6 giorni ha preso un cantiere aperto e lo ha modellato ricavando il massimo, nonostante l’emergenza in mezzo (due soli centrocampisti a disposizione), in attesa degli innesti che il City Group gli ha promesso. Perché il Palermo, al di là della vittoria, necessita di rinforzi di categoria. Intanto idee e sacrificio hanno sopperito alle carenze e allungato l’imbattibilità interna a 31 partite.
Jolly Corini si è mosso sulle orme di Baldini, ma ha giocato la mossa a sorpresa Floriano (36 anni oggi e non sentirli) in versione trequartista senza dare punti di riferimento: un lavoro durato un tempo ma svolto in sincrono con Elia, che ha finito per mandare in tilt la metà campo del Perugia, costretto troppo spesso al fallo fin dalle prime battute. In questo modo Broh e Damiani non si sono trovati scoperti nell’uno contro uno grazie ai movimenti di raccordo della trequarti, dando vita al giro palla con il quale i rosanero sono andati in controllo sul match. Castori ha provato a dare maggiore densità, rinunciando a un attaccante per mettere Lisi alle spalle di Melchiorri, ma proprio colui che doveva dare la quadratura ha mandato in frantumi il piano del tecnico, fermando in modo irregolare Elia in area davanti a Gori al 24’ dopo una bella fuga di Floriano sulla sinistra che ha cambiato gioco sullo stesso Elia. Rosso a Lisi e poi Brunori dal dischetto è stato implacabile, mettendo in discesa una gara che per il Perugia si è fatta complicata in dieci. Castori ha provato a rimediare rimodulandosi sul 4-3-2, ma i rosanero hanno continuato a viaggiare a vele spiegate e avrebbero potuto chiudere il tempo con il raddoppio di Elia, perfettamente smarcato da Brunori: gol non convalidato per fuorigioco.
Intesa E’ stato soltanto un rinviare quanto sarebbe accaduto a metà della ripresa con una sventagliata del bomber da sinistra a destra per Elia che questa volta ha bucato Gori, senza esultare visto che due anni fa contribuì alla promozione del Perugia in B. E chissà cosa avrà pensato papà Firmino, che vent’anni fa portò il Palermo in Serie B, nel veder il figlio in gol al debutto. Il Perugia dovrà rivedere qualcosa in termini di irruenza nei contrasti che sono costati troppi cartellini, ma anche sul piano dell’incisività. Melchiorri è apparso troppo isolato. E’ bastata un’imbucata di Iannoni in area per metterlo nelle condizioni di creare un brivido a Pigliacelli con palla di poco fuori. Al Perugia sono mancati gli inserimenti: Kouan ha faticato a trovare le misure, come Iannoni. E Vulic è rimasto troppo spesso preda dell’aggressione di Broh che ha corso ovunque fino al 90’. Il mercato dovrà regalare qualcosa a Castori, se no sarà dura.