Palermo. Fedelissimi e «scomparsi», ecco le nuove gerarchie
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle nuove gerarchie di Silvio Baldini.
Con l’arrivo di Silvio Baldini sulla panchina del Palermo non è cambiato soltanto il modulo, ma anche la gerarchia della squadra. Dopo tre partite giocate con l’allenatore toscano, i numeri parlano chiaro: soltanto un calciatore è riuscito a giocare per 270 minuti senza mai essere sostituito. Si tratta di Lancini, «rispolverato» da Baldini dopo che nella prima parte di stagione aveva giocato a intermittenza. Per l’attuale allenatore è imprescindibile, ma non sarà a disposizione contro il Campobasso per squalifica. Da capire, dunque, chi giocherà nella coppia di difesa con Marconi che ha giocato 251 minuti. Nel reparto difensivo è tornato tra i convocati Somma, mentre è sceso nelle gerarchie Perrotta.
L’ex Bari aveva giocato 16 partite con Filippi in panchina (in totale 1.254 minuti), invece con Baldini ha trovato spazio solo per 19 minuti, da subentrato, contro il Messina. Gerarchie ben stabilite per il ruolo di terzino sinistro con la costante staffetta tra Gi[1]on e Crivello (113 minuti giocati dal primo e 157 dal secondo), mentre a destra Baldini ha fatto giocare tre calciatori diversi in altrettante partite. Prima Doda contro il Catanzaro, poi Accardi contro il Monterosi e, infine, Buttaro contro il Messina.
Passando a centrocampo, hanno trovato poco spazio Odjer (17 minuti) e Dall’Oglio. Quest’ultimo, sempre in campo nel girone d’andata (tranne il match contro la Virtus Francavilla per squalifica) e titolare all’esordio di Baldini contro il Catanzaro, ha giocato zero minuti negli ultimi due incontri. Tanti i fattori che incidono: in primo luogo il cambio di modulo, con solo due posti a centrocampo e De Rose inamovibile, in seconda battuta gli arrivi di gennaio visto che Damiani ha guadagnato subito un posto in campo. Infine l’infortunio patito a Catanzaro nella prima partita con Baldini. L’ex Catania, tuttavia, può giocare anche da trequartista. In quella posizione, però, le scelte di Baldini sono state altre.