L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su alcuni retroscena riguardanti la società rosanero e la famiglia Mirri.
La fideiussione della discordia. È il 4 agosto che lo scenario cambia. Dario Mirri (titolare del 99% del capitale di Damir, di cui il 48% in «nuda proprietà» e «gravato dell’usufrutto di Daniele Mirri, come si legge nel verbale) viene nominato amministratore unico di Damir.
«Tale provvedimento – si legge nella relazione sulla gestione dell’azienda – è stato assunto con carattere di urgenza per la necessità di sottoscrivere, da parte della Damir Srl, la lettera di patronale richiesta dal sistema bancario per rilasciare la fideiussione volta a garantire l’adempimento da parte di Palermo Fc Spa di parte delle sue obbligazioni». Secondo la normativa Figc, le società calcistiche professionistiche sono chiamate al «deposito delle garanzie dirette a garantire la rateizzazione dei pagamenti per operazioni di campagna trasferimenti», con termine perentorio fissato al 9 agosto. Senza questa garanzia, si sarebbe andati incontro alla «mancata esecutività dei contratti» e ad una penalizzazione di un punto in classifica.
«Il dott. Dario Mirri – si legge inoltre nella relazione del collegio sindacale – ha ritenuto di non procedere alla svalutazione della partecipazione posseduta dalla Damir srl nella società Hera Hora srl». In data 25 agosto, i membri effettivi del collegio sindacale si sono dimessi. Successivamente, anche i sindaci supplenti.
Mirri senior avvia un arbitrato. Da un verbale di assemblea del 7 settembre, si evince che la nomina di Dario Mirri come amministratore unico di Damir è «oggetto di delibera» impugnata dal padre Daniele «in sede arbitrale». Mirri senior contesta la validità dell’assemblea del 4 agosto 2021, la legittimità dell’integrazione dei punti all’ordine del giorno e, direttamente al figlio/socio Dario, «di non aver riferito nulla sulle trattative finalizzate alla vendita della partecipazione nella Hera Hora». Al Collegio Arbitrale, Mirri senior chiede di «accertare e dichiarare le che decisioni assunte dall’assemblea del 4/8/2021 sono state assunte col voto determinante del socio Dario Mirri in conflitto di interessi, sia per conto proprio, sia per conto di terzi (Palermo Fc Spa) e sono produttive di un danno, potenziale e/o attuale, alla Damir srl» e pertanto di dichiarare invalide tutte le decisioni assunte nella suddetta assemblea. In via istruttoria, viene richiesta l’esibizione della nota di iscrizione al campionato di Lega Pro per la stagione 2021/22. Né da parte di Daniele Mirri, né da parte del Palermo Fc, sono state rilasciate dichiarazioni in merito.
Atteso un ritorno da Hera Hora. In tutto ciò, resta in ballo il futuro di Hera Hora, la controllante del Palermo. La «realizzazione di risultati», stando a quanto si legge nel bilancio al 31 dicembre 2020 di Damir, firmato da Dario Mirri in quanto amministratore unico, è attesa «non prima (o, comunque, in prossimità) dello scadere» del piano triennale.