Sabato pomeriggio il Palermo sarà ospite della Sampdoria. La partita nasconde più insidie rispetto a come si possa pensare guardando la classifica, per cui – riporta oggi “Il Giornale di Sicilia” – serve un’ottima prestazione da chi scenderà in campo, a partire anche dagli esterni d’attacco.
Per tornare a fare bottino e per riscattare la sconfitta con il Lecco, va aumentato l’indice di pericolosità da parte di Insigne e Di Francesco. Le azioni offensive contro i lombardi non sono mancate, ma è mancata la fase realizzativa anche per via di un po’ di sfortuna. Chi deve incidere di più, però, sono sicuramente i due sterni, le cui qualità non si discutono, ma ancora non sono state espresse a pieno. Tuttavia col passare delle settimane sembrano entrare sempre più nei meccanismi e nel complessivo gioco di squadra.
Ad oggi hanno segnato solo un gol a tesa (tra l’altro nella stessa partita vinta per 3-0 al Barbera contro la Feralpisalò). È vero che talvolta, per entrambi, si sono messi tra loro e la rete dei portieri in stato di grazia, ma sicuramente possono riuscire ad incidere in maniera consistente. Nel ragionamento sugli esterni d’attacco – al momento – chi sembra più in forma è probabilmente Mancuso, che esterno di ruolo non è, mostrando un’ottima capacità di adattarsi bene a questo tipo di posizione. L’ex Empoli ha realizzato tre gol in campionato e in trasferta è già stato decisivo e grande protagonista: con l’Ascoli ha realizzato il gol valso il successo dei rosanero al Del Duca, col Venezia ha fornito un assist a capitan Brunori e con il Modena ha messo a segno la rete del 2-0.
Proprio lui è partito del primo minuto con il Lecco, ma in vista della sfida contro la Sampdoria tutto potrebbe cambiare. Corini può fare diversi tipi di ragionamento su come impostare la squadra per via delle molteplici soluzioni da giocarsi in avvio di gara e modificarla in base a come si sviluppa la partita. È probabile che con il rientro di capitan Brunori si torni nuovamente al tridente classico con Insigne a destra e Di Francesco a sinistra, quello che l’allenatore rosanero ha utilizzato con maggiore frequenza.
Ritrovare il capitano, significa infatti non solo riavere dal 1′ minuto uno dei centravanti più forti del campionato, ma anche un trascinatore e leader tecnico, in grado di poter anche uscire il coniglio dal cilindro e con una giocata rendersi pericoloso. In trasferta, inoltre, ha avuto un rendimento probabilmente migliore rispetto a quello interno, E non solo per i tre gol realizzati, contro l’unico in casa di domenica scorsa con il Lecco, ma anche per quanto concerne le chance da gol create.
In questo modo, Corini avrebbe poi in panchina due armi da poter utilizzare come Soleri e proprio Mancuso, sempre pericolosi – e anche decisivi a gara in corso. Entrambi con la loro abilità di spaccare la partita potrebbero rivelarsi dei fattori determinanti, soprattutto nelle fasi finali della sfida quando le marcature si allargano e potrebbero crearsi degli spazi interessanti per sfruttare le loro caratteristiche, quanto palla a terra che nel gioco aereo.