Palermo: esperienza, duttilità e nuove gerarchie. In difesa cambia tutto

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo e come cambierà con l’arrivo dei nuovi innesti.

Ci sarà un gran lavoro da fare per Corini a partire dal 9 luglio, data in cui il Palermo si ritroverà nel ritiro di Ronzone, in Trentino Alto Adige, per preparare la stagione 2023/24. L’allenatore bresciano, infatti, dovrà inserire i nuovi arrivi in rosa e, stando alle prime mosse, il grosso sta arrivando in difesa dove si preannuncia una rivoluzione, almeno a livello gerarchico. Lucioni si può già considerare un calciatore del Palermo, Ceccaroni è ormai ad un passo ed è chiaro che si tratta di due giocatori che inevitabilmente porteranno Corini a stravolgere, almeno da un punto di vista degli interpreti, la linea difensiva del Palermo rispetto a quella vista la passata stagione.

Le gerarchie del passato, infatti, verranno azzerate e dal 9 luglio comincerà la caccia alle maglie da titolare per il campionato, anche se è chiaro che già c’è chi parte davanti agli altri. Lucioni e Ceccaroni arrivano al Palermo con l’obiettivo di giocare e di avere un ruolo fondamentale nella retraguardia rosanero, con il compito di offrire solidità difensiva alla squadra. Sarà molto importante capire e questo non si potrà saperlo prima di metà-fine luglio, il modo in cui Corini vorrà giocare.

Difesa a 4 come l’inizio della stagione scorsa e come buona parte della sua carriera da allenatore, o difesa a 3 come nella seconda parte della stagione passata? Sia Lucioni che Ceccaroni non sono calciatori che vanno a «inibire» l’uno o l’altro modo di intendere la linea difensiva: entrambi hanno giocato, con ottimi risultati, sia con una linea a 3 che con quella a 4 e si adatterebbero a qualsiasi soluzione che Corini voglia sperimentare.

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Redazione Ilovepalermocalcio