Palermo, esordiente e subito protagonista. Ranocchia insegue un tris storico
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Filippo Ranocchia che insegue il terzo gol consecutivo.
In tre partite si è già preso la scena a suon di giocate da fuoriclasse, non fini a se stesse ma concretizzate con due gol uno più bello dell’altro a Bari e Feralpisalò: adesso Ranocchia sogna un tris che avrebbe del clamoroso, sia perché lui stesso aveva messo in cima alla lista di obiettivi da realizzare in rosanero un miglioramento immediato in zona gol sia perché il suo rendimento nelle prime tre partite è già tra i migliori nella storia del Palermo per un esordiente. Nel 21° secolo solo due giocatori hanno segnato più di due reti nelle prime quattro uscite in rosanero: Hiljemark nel 2015 ne realizzò tre tra Carpi e Milan (doppietta), Maniero nel 2002 arrivò addirittura a quattro tra Cosenza, Ancona (doppietta) e Siena ma con tre tiri dal di schetto e una marcatura sola su azione. Nessuno dei due ha poi avuto un’esperienza sfavillante a Palermo: lo svedese ha lasciato la Sicilia dopo una stagione e mezza, trovando un solo gol in 51 partite dopo il boom iniziale, mentre Maniero alla fine dell’annata 2002/03 (chiusa con 13 reti) si è accasato al Brescia. Ranocchia ha tutte le carte in regola per fare meglio di entrambi, ma per lui i paragoni con i campioni del passato, a prescindere dal ruolo o dall’efficacia nel lasciare il segno, contano relativamente: il suo obiettivo è trascinare i rosa a traguardi importanti e confermare che gli oltre 3 milioni versati alla Juventus per il suo cartellino sono una spesa più che mai oculata.
Nella stagione attuale, solo Segre è riuscito a segnare in tre partite consecutive: il numero 8 ce l’ha fatta addirittura in due occasioni, attirando su di sé l’interesse di diverse squadre in Serie A (per quanto finora tutti i sondaggi siano stati prontamente spenti dal City Group) e un affetto sempre più smisurato del pubblico rosanero. Ranocchia può essere il secondo a riuscire in quest’impresa , ma il cuore dei tifosi lo ha già conquistato sbloccando due gare complicate, nonché diversissime tra loro, con altrettanti colpi da biliardo: contro il Bari ha suggellato un primo tempo da dominatore con un destro di contro balzo sul palo lontano, contro la Feralpisalò ha inciso di meno ma quando Brunori gli ha recapitato un pallone interessante sul destro non ha esitato a colpire con la punta per mettere fuori gioco Pizzignacco. Probabile che il Como provi a limitarlo mettendo qualcuno tra centrocampo e difesa a mordergli le caviglie, ma il numero 14 ha già dimostrato di poter cambiare passo e lasciare gli avversari sul posto con una facilità quasi disarmante: la posizione da trequartista, che peraltro non sembrava nemmeno la sua preferita (all’arrivo a Palermo aveva dichiarato di sentirsi più una mezzala), ne esalta le qualità tra le linee e un tiro tanto potente quanto preciso.