L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e i fantasmi dei rigori falliti e in particolar modo su Di Mariano.
Sullo zero alla voce gol segnati al San Nicola pesa come un macigno l’errore dal dischetto di Di Mariano: il numero 10, tornato a disputare una partita in Serie B dopo cinque mesi, ha provato a imitare il tiro dagli undici metri di Cittadella, ma anziché calciare a mezz’altezza ha alzato troppo la mira. Per lui si è trattato del primo errore in carriera dopo undici centri ma, nonostante sia stato decisivo (insieme ad altri episodi) per trasformare una vittoria quasi certa in un pareggio, lo spogliatoio si è subito compattato intorno a lui: adesso sarà Corini, in accordo con il giocatore, a decidere se cambiare o meno rigorista.
La scelta di far tirare Di Mariano è in linea con le gerarchie con cui il Palermo ha terminato l’ultima stagione: è stato lo stesso tecnico, nel post-partita, a sottolineare la volontà di dare continuità e affidare il tentativo dal dischetto a un giocatore che fino a venerdì era stato infallibile. Il suo errore ha trasformato un potenziale rientro da sogno in una cocente delusione, che comunque non ridimensiona il ruolo da protagonista che il numero 10 è destinato ad avere in stagione: a Cagliari aveva disputato una partita di corsa e vivacità, a Bari è stato limitato bene da Dorval ma, per un giocatore che tante volte in carriera ha dimostrato di sapersi rialzare da una difficoltà, basterà poco a trasformare la rabbia in energia positiva.