C’è chi pensa che le “seconde linee” non siano importanti, c’è chi invece ne ritrova la bellezza del calcio moderno. Da quando le cinque sostituzioni sono possibili, il calcio sicuramente è cambiato e adesso anche chi parte dalla panchina ha sempre più la possibilità di incidere a gara in corso. Forse questo è mancato al Palermo della stagione 2022/2023. Il gol a tempo scaduto, quel calciatore che ti lascia, nella speranza, la sicurezza che prima o poi metta in rete il goal che risolva la partita.
C’ha provato Soleri lo scorso anno, nel tentativo di ripetere i 12 goal da subentrante realizzati in Serie C, ma i soli 4 messi a segno nella sua prima stagione di Serie B non sono bastati e non basteranno soprattutto con le ambizioni della prossima stagione.
Adesso però il Palermo potrebbe aver trovato il suo 9-bis. Sì, perché Leonardo Mancuso di certo non può essere considerato solo una riserva di Brunori e di certo non verrà per sedersi in panchina a guardare gli altri correre sul campo, i 20 goal messi a segno nella stagione 2020/2021 che hanno trascinato l’Empoli in Serie A possono essere la giusta presentazione.
Colpo di testa, tiro da fuori, sempre al posto giusto nel momento giusto e tanta tantissima esperienza, tutto quello che serve per lasciare il segno ad ogni partita e in qualsiasi momento della partita.
È la bellezza dei goal pesanti, magari pochi, ma con la sensazione però che possano valere il doppio, il triplo. Di certo Leonardo non viene da una stagione importante (con i soli 6 goal messi a segno in 32 presenze la scorsa stagione con il Como), ma proprio quest’annata negativa potrebbe essere stata la fortuna del club rosanero che così, senza dover fare rilevanti pazzie, è riuscita a regalarsi un “ragazzino” classe 1992, in prestito dal Monza (club proprietario del suo cartellino), che in Serie B può ancora incidere e trascinare a suon di goal pesanti il Palermo in Serie A.
– IL RUOLO
Quello che all’apparenza può sembrare una semplice prima punta di fatto non lo è, perché Mancuso è l’esatta combinazione tra l’iconico mestiere del centravanti misto allo stile rivoluzionato del “9” moderno.
Nasce come ala destra per le sue capacità nello stretto e per la sua discreta rapidità, poi vede la sua posizione spostarsi nella zona centrale dell’attacco vivendo così di millimetri sul filo del fuorigioco. Personalità e voglia di aiutare la squadra lo rendono un calciatore completo nel pieno della sua maturità.
– L’ ESPERIENZA IN B
Mancuso vanta 300 presenze tra i professionisti condite da oltre 100 goal. Una carriera iniziata nelle giovanili del Milan, poi tanta C e infine la Serie B con Pescara, poi un altro anno in cadetteria con l’Empoli (con cui ha vinto il campionato e ha giocato anche un anno in A) e poi Monza e Como. Con lui il Palermo aumenterà di fisicità, tasso tecnico ed esperienza il reparto offensivo. Quest’ultimo tassello sarà l’arma in più dell’attacco a disposizione di mister Corini, la capacità di leggere le situazioni in anticipo sapendo già dove la palla può arrivare fa tutta la differenza tra l’essere un semplice attaccante e l’essere un’attaccante decisivo. Per uno che la Serie B l’ha vinta da assoluto protagonista, non sarà complicato di certo portare sulle spalle il peso delle ambizioni della società e dei tifosi rosanero. Arriva a Palermo con la formula del prestito con diritto di opzione ed obbligo di riscatto dal Monza (club che attualmente è proprietario del suo cartellino). Il club di Serie A lo cederà a titolo temporaneo ai rosanero proprio come già avvenuto nel suo recente passato al Como.
Palermo, UFFICIALE: Mancuso è rosanero