Palermo: ecco chi è Nicola Salerno, il nuovo ds dei rosanero
Il Palermo è sempre più in confusione e il presidente Zamparini con i suoi continui cambi non fa altro che alimentare il caos. Corini è in discussione e rischia l’esonero, ma nel frattempo è stato ufficializzato l’arrivo di Nicola Salerno come nuovo direttore sportivo del club di viale del Fante. L’ex Leeds ha firmato un contratto di un anno e mezzo, ripercorriamo nuovamente la sua carriera…
CARRIERA: Nicola Salerno è nato a Matera nel 1952. La sua prima esperienza è nella squadra della sua città nel 1983, quando il presidente era il padre, e si concluderà nel 1986. Negli anni successivi lavorerà per Ravenna, Licata (con cui nel 1989 raggiungerà una storica promozione in serie B) e Triestina dal 1989 al 1993. Nel 1997, dopo una squalifica ritorna in sella e dirige il Messina che dal campionato Dilettanti porterà in serie B. Nel campionato 2003/2004 è sempre in serie B, questa volta al Cagliari con il quale nel 2004/2005 raggiunge la promozione nella massima serie, per poi passare al Foggia in serie C1 ma vi resterà soltanto per una stagione. Nella stagione successiva farà ritorno al Cagliari, sempre in serie A, dove nel febbraio 2008 verrà però sollevato dall’incarico. Nell’ottobre 2009 fa un doppio salto all’indietro e si accasa in Lega Pro alla Salernitana, che nel febbraio 2011 cambia proprietà e Salerno presenterà le proprie dimissioni, poi ritirate visto il ritorno della vecchia proprietà. Nell’estate 2012 torna nuovamente in serie A, questa volta al Catania con cui va vicino ad una storica qualificazione in Europa; al termine del campionato ritorna per l’ennesima volta al Cagliari diventando responsabile dell’area tecnica. Lascerà tale incarico nel giugno 2014 per accasarsi al Leeds United, squadra del suo ex presidente al Cagliari Massimo Cellino, che milita in Championship (serie B inglese).
Dopo Faggiano e Simic, Salerno è un ds con esperienza. Un uomo mercato che sa bene come muoversi e portare a termine tutte trattative utili alla causa della propria squadra. Grande conoscitore della serie B più che della serie A, Salerno è comunque abituato a lavorare sotto pressione, perché Cellino ha un carattere molto simile a quello del presidente rosanero. La speranza è che adesso gli venga data la possibilità di lavorare e provare ad accontentare Corini (o chi per lui) in modo tale da dare un po’ di serenità all’ambiente, provando a “salvare la faccia” del club siciliano oltre che la categoria.