Palermo. E Valente corre, corre sempre

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Valente, una pedina fondamentale per il Palermo di Baldini soprattutto per la sua corsa.

Se ha giocato per 1.862 minuti in tutto il 2022, un motivo ci sarà. Valente, più di chiunque altro è lo stakanovista del Palermo. Determinante anche in fase realizzativa, a prescindere che giochi esterno d’attacco o meno. Nella doppia sfida col Padova, punta a superare i 2.000 minuti giocati nell’anno solare.

Dovrà evitare di farsi ammonire, perché nel lungo elenco di diffidati (undici in tutto) c’è anche il suo nome e lì sì che il tecnico avrebbe parecchi grattacapi, se mai dovesse trovarsi costretto a sostituirlo. Perché se la fantasia di Floriano può essere rimpiazzata da Silipo o in alternativa dal dinamismo di Soleri, che a sua volta è l’unica vera alternativa a Brunori, per Valente non c’è nessuno in grado di svolgere il suo lavoro.

Di qualità, certo, ma anche di corsa, talmente tanta corsa che ad un certo punto di questi play-off sembrava non avere più benzina in corpo. A Salò, invece, si è rivitalizzato, con Baldini che gli ha concesso subito il riposo all’intervallo nella gara di ritorno a risultato praticamente acquisito. Troppo importante, per lui e per il Palermo, averlo al 100% della forma. Anche perché, dal suo lato, potrebbe trovarsi di fronte uno tra Curcio e Gasbarro: esterno di spinta il primo, contro il quale potrebbe servire un aiuto extra sulla fascia; centrale adattato a terzino il secondo, che potrebbe patire la velocità del numero 30 rosanero.