Il periodo che va da marzo ad aprile sembra essere un vero e proprio incubo per il Palermo negli ultimi due anni. Come evidenziato da Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, già nella scorsa stagione i rosanero attraversavano un momento difficilissimo in questa fase del campionato, con una situazione di classifica che, seppur migliore rispetto a quella attuale, appariva comunque disastrosa agli occhi dei tifosi.
Dodici mesi fa, il Palermo si trovava in piena zona play-off con 49 punti dopo 30 giornate e un bilancio reti positivo di +11. Tuttavia, la squadra era reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, un crollo iniziato con il pareggio subito in rimonta contro la Cremonese il 24 febbraio 2024 e proseguito con le sconfitte contro Ternana, Brescia e Venezia. Quest’ultima, alla 30ª giornata, è passata alla storia per la standing ovation del Barbera a Pohjanpalo, autore di una prestazione superlativa.
Il parallelo con oggi: una situazione forse ancora peggiore
Come sottolinea Orifici, il crollo dello scorso anno portò infine all’esonero di Eugenio Corini e all’arrivo di Michele Mignani, con la speranza di dare una scossa all’ambiente e arrivare nella miglior condizione possibile ai play-off. Anche allora, dopo la sconfitta contro il Venezia, la panchina traballò fortemente, salvandosi solo per una settimana prima della disfatta di Pisa (4-3), che segnò l’addio definitivo di Corini.
Oggi il Palermo si trova nuovamente in un periodo di profonda crisi, con la posizione di Alessio Dionisi sempre più in bilico. Il Giornale di Sicilia sottolinea come la situazione attuale potrebbe essere persino peggiore rispetto a quella vissuta un anno fa: la squadra è fuori dalla zona play-off e l’ambiente è ancora più sfiduciato. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se il club ripeterà la scelta fatta nel 2024, optando per un cambio in panchina per tentare di invertire la rotta nelle ultime otto giornate di campionato.