Palermo e le partite da vincere: quasi pieno con Iachini, meno con Guidolin
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle gare che il Palermo avrebbe dovuto vincere perché, sulla carta, abbordabili.
È inutile, i proverbi del calcio hanno sempre ragione. Sono tanti gli allenatori che ripetono continuamente la frase «il campionato si vince con le piccole», specificando come siano le sfide contro squadre sulla carta abbordabili quelle che nascondono maggiori insidie rispetto a quelle che, invece, sono alla pari almeno in termini di qualità nella costruzione dell’organico e nelle aspirazioni più o meno competitive.
Questo credo calcistico e lo dicono i numeri, sta molto a cuore a Beppe Iachini, tecnico del Palermo nella stagione dei record, quella del 2013/14 che riportò il Palermo nella massima serie grazie a una cavalcata di risultati positivi difficilmente eguagliabile da qualsiasi altra formazione rosanero possa
essere allestita. In quella stagione, infatti, il Palermo di Dybala riusci praticamente a vincere quasi tutti gli scontri che, alla vigilia, dovevano essere vinti. Quelli che, secondo pronostico, non si potevano sbagliare. Andando a leggere la classifica finale di quella stagione, infatti, è possibile notare come la squadra rosanero abbia ottenuto ben 46 punti sui 48 disponibili contro le ultime otto squadre che hanno chiuso la classifica di Serie B della stagione 2013/14.
Diverso discorso, invece, può essere fatto per il Palermo di Guidolin, quello della storica promozione in Serie A del 2003/04. In quell’indimenticabile annata, Corini e compagni vinsero buona parte di partite contro squadre che alta fine retrocedettero o fecero fatica a mantenere la categoria, ma peccando in qualche occasione, perdendo punti per strada che alla fine complicarono leggermente l’andamento verso la vittoria della serie cadetta.