Palermo e la campagna abbonamenti. Che flop negli ultimi due anni di B, vendute poco più di 2.000 tessere
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla campagna abbonamenti del Palermo mettendola a confronto con le passate, quelle in serie B negli anni.
Quant’è strana, la Serie B, per Palermo. Può essere un sogno e può essere un incubo, un campionato in cui esaltarsi o un torneo in cui vincere è quasi «dovuto», per la storia e per il blasone. Tutta questione di entusiasmo e di come ci si arriva, a questa B. I rosanero di Baldini, ci sono arrivati spinti da un pubblico che non si vedeva così numeroso da più di un lustro. Ed è su quest’onda emozionale che si basano gli auspici della campagna abbonamenti, avviata ieri pomeriggio.
I rinnovi degli abbonati di un anno fa, i 2.375 limitati dalle restrizioni per il Covid-19, basterebbero per avere un dato migliore rispetto alle ultime due stagioni trascorse tra i cadetti, tra lo scoramento per una delle retrocessioni più brutte di sempre (quella del 2017) e le paure per una situazione societaria degenerata a metà campionato. Quelle sono state le due peggiori campagne abbonamenti dell’ultimo ventennio, persino peggiori di quella dell’anno scorso, con le normative sanitarie che hanno imposto un numero esiguo di tessere: 2.063 abbonati nella stagione 2017/18, 2.210 abbonati nella stagione 2018/19.
Numeri che il Palermo ha praticamente quintuplicato in Serie D dopo il fallimento (con 10.446 tagliandi stagionali emessi nell’anno della rinascita), nonostante in quei due campionati i rosanero abbiano lottato fino all’ultimo per la promozione in A. Ma lì, ormai, non era più una questione di risultati, quanto di distaccamento tra i tifosi e la società. Eppure, in Serie B, il Palermo è stato capace anche di superare le diecimila tessere stagionali. Lo ha fatto nell’anno del ritorno in massima categoria dopo 31 anni, in un’estate costellata di colpi di mercato, a partire da Toni e Corini.
Con una campagna acquisti che pose i rosanero in pole position nella griglia di partenza del torneo, i palermitani risposero acquistando 12.771 abbonamenti. Un livello del genere, di fatto, è stato raggiunto solo nei campionati disputati in massima serie, finora. Lì dove, nel 2004, si stabilì un primato ancora mai messo in discussione: i 32.847 abbonamenti venduti al ritorno in Serie A, l’assicurazione su un «Barbera» tutto esaurito per l’intera durata del campionato, lasciando a disposizione dei tifosi locali solo le partite di Coppa Italia (ma quel Palermo ne giocò solo due in casa, una contro Salernitana e l’altra contro il Milan) e l’amichevole da reality show col Cervia, in cui si registrò un impensabile sold out.