Palermo e il sogno serie B. Tifosi in bilico fra scaramanzia e conto alla rovescia: “Da ex abbonato, avevo perso la passione a causa della società e del gioco noioso”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’attesa dei tifosi per la gara finale di domenica contro il Padova.

Dalle 23 di domenica, non fanno altro che parlare del ritorno della finale playoff. I tifosi rosanero vivono gli ultimi giorni di attesa con trepidazione e ieri pomeriggio una parte di loro ha applaudito la squadra al rientro in città (Baldini e Marconi i più elogiati). La possibile serie B è ormai l’unico pensiero dei tifosi, più della trattativa societaria. Ieri è anche partita la corsa al biglietto: fino a domani, prelazione destinata ai 2.300 abbonati (la previsione è di circa 4.500 tagliandi venduti, dato che ognuno può acquistarne un secondo); dopodiché, sarà caccia ai restanti 30mila, che probabilmente andranno esauriti in 24 ore. Proprio gli abbonati sono già sicuri di esserci e tra loro c’è chi non vuole parlare per scaramanzia, dichiarandosi in «silenzio stampa fino a domenica».

Ma c’è anche chi accetta di esprimere le proprie sensazioni: «Per domenica sono spaventatissimo – dice Gigi Monastero, 47 anni, che lavora all’Università ed è abbonato dal 2002 –Avrei preferito che l’andata finisse 0-0 perché temo che i giocatori possano inconsciamente rilassarsi». In questa stagione, Monastero ha vissuto i giorni degli spalti vuoti: «Ricordo ancora gli sfottò di qualche mio amico – racconta il tifoso – Non avrei immaginato che la squadra potesse arrivare in finale. Baldini mi ha stupito. Ha messo i calciatori nei ruoli giusti: vedi Luperini che, prima, correva ammatula, inutilmente. Sui tifosi tornati al “Barbera”, credo si tratti di una follia tutta palermitana. Il pubblico di Palermo ha bisogno per forza di uno stimolo».

Proprio uno dei tifosi prima assenti e ora di nuovo appassionati, commenta: «Da ex abbonato, avevo perso la passione a causa della società e del gioco noioso – dice Giovanni Termini, 41 anni, che lavora in un negozio di via De Gasperi – Ora vedo una squadra che mi rappresenta e non mi riferisco solo ai risultati. Voglio esserci anche con il Padova». Un altro, mantiene invece la propria linea: «In passato, ho viaggiato tre giorni in pullman pur di seguire il Palermo in trasferta – dice Matteo Cardinale, impiegato di 36 anni – Poi, però, mi sono trasferito fuori per lavoro e, una volta rientrato, dopo la pandemia non ho avuto più voglia di andare allo stadio. Siccome amo la coerenza, non sono tornato nemmeno per i play-off. Lo stadio pieno, però, sarà fondamentale e ho buone sensazioni, ma è meglio parlare dopo il triplice fischio»