Palermo e il 29 maggio: una data speciale per il club rosanero
Il Palermo Calcio e il 29 maggio hanno ormai un rapporto speciale e duraturo nel tempo. Il destino, o più semplicemente il caso, ha deciso che questa data avrà sempre una certa importanza nella memoria del club rosanero e soprattutto dei tifosi palermitani. E il perché è ormai chiaro a tutti ed è stato anche confermato ieri, 29 maggio 2019 appunto. Prima però dobbiamo fare un passo indietro, un passo lungo 15 anni.
Era il 29 maggio 2004: il Palermo ottiene l’aritmetica promozione in serie A dopo ben 31 anni di assenza. Alle 20.30, con un “Renzo Barbera” sold out, scendono in campo Palermo e Triestina per la 44^ giornata di campionato (in totale si giocavano 46 partite in quel campionato cadetto). Il resto, lo sappiamo, è storia. La doppietta di Toni e la rete di Emanuele Filippini, intervallate dal gol di Mantovani, danno il via alla festa del capoluogo siciliano. Una festa che riguardò la città per intero e i paesi limitrofi, per il ritorno nel massimo campionato del club rosanero. Anziani, giovani, donne, uomini, bambini, tutti riversati per le vie della città a far impazzare il clacson delle proprie automobili o il suono delle trombe da stadio. Il passo in avanti, verso una storia più recente, va fatto di 7 anni.
29 maggio 2011: Roma viene invasa da 40 mila palermitani in ogni veste possibile con colori rosanero. L’occasione, anche in questo caso, è ben nota a tutti. In palio c’è la Coppa Italia nella finale dell’Olimpico di Roma, che quella sera alle 21, ma probabilmente già dalle 19 circa, era molto più vicino ad essere un “Renzo Barbera” tutto esaurito. L’Inter, dopo aver battuto la Roma, approda alla finale reduce dal triplete dell’anno precedente. Il Palermo, vittorioso in semifinale con il Milan campione d’Italia, raggiunge la capitale con un’armata rosanero che farà tremare lo stadio per 90 minuti. Purtroppo, l’epilogo di quel 29 maggio non è proprio dei migliori per i siciliani; la squadra di Leonardo batte il Palermo di Delio Rossi per 3-1 grazie alle reti di Eto’o e Milito, con il gol di Muñoz che nei minuti finale riaprì le pochissime speranze dei rosanero. Dopo 8 anni, invece, si arriva alla giornata di ieri.
E’ il 29 maggio 2019 e alla Corte d’Appello Federale di Roma non si gioca sul campo, la vera partita è nelle stanze dei tribunali. Nel pomeriggio è fissata l’udienza di secondo grado che riguarda il ricorso effettuato dal Palermo retrocesso alcuni giorni prima in serie C per falsi in bilancio. Se nel 2004 si ha l’apice della felicità per i tifosi rosanero e nel 2011 la sconfitta lascia l’amaro in bocca, ieri la giornata ha regalato ai tifosi del Palermo una “vittoria a metà”. Il club rosanero a fine campionato ottiene il terzo posto in classifica e il miglior piazzamento per giocare i playoff, la sentenza arrivata ieri in serata invece ribalta il primo grado di giustizia (che vedeva il Palermo in C) attribuendo 20 punti di penalizzazione ai rosanero e permettendo così di mantenere la serie B in vista della prossima stagione.
Che il 29 maggio, dunque, abbia un rapporto intenso con il club di viale del Fante, possiamo ormai dire che è certo. Nella speranza che i 29 maggio a venire possano avere una conclusione migliore per il Palermo e che questa, soprattutto, avvenga sui campi di calcio.