Palermo, è di scena la marcia trionfale. La svolta di Avellino è nata dopo le sfuriate di Baldini a Potenza e degli ultras a Pagani

during Padova Calcio vs Palermo FC, Final Playoff Serie C 2021-22 first leg, at Euganeo stadium in Padova, Italy, on June 05, 2022. (Photo by Davide Casentini)

 

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla marcia trionfale del Palermo e la svolta nata dopo la sfuriata di Baldini.

La corsa alla Serie B si deciderà negli ultimi 90 minuti in casa, ma il Palermo ha dimostrato ancora una volta di essersi trasformato in trasferta. La metamorfosi completa si è vista a Padova, dove è arrivato il sesto successo di fila lontano dal proprio campo, giocando una partita meno «baldiniana» del solito. Sia chiaro, le occasioni per il raddoppio ci sono state e ci si è messa anche un po’ di sfortuna, ma i rosa hanno avuto anche la freddezza per gestire un risultato che non chiude la conte[1]sa, pur lasciando due strade su tre a favore nel ritorno al «Barbera».

Ancora una volta, in questi play-off, la squadra di Baldini è andata a prendersi il bottino pieno in campo nemico. Una caratteristica che ha sempre giovato nel doppio confronto e che ora vale un vantaggio – seppur minimo – nella partita che deciderà le sorti di tutta la stagione. Lì dove la spinta dei 34 mila palermitani sarà determinante per chiudere in bellezza. Un cerchio aperto in trasferta, perché questo Palermo è figlio delle tirate d’orecchi a Potenza (da parte di Baldini) e a Pagani (da parte degli ultras giunti al seguito), dopo due pareggi dal sapore di sconfitta, che però in fin dei conti rientrano nella straordinaria striscia di imbattibilità esterna.

Nove partite di fila senza mai incappare in un ko lontano dal proprio stadio. Dal successo di Avellino, che ha rianimato le speranze di classifica, fino all’exploit di questi play-off, in cui il cammino «on the road» è di quelli da far venire i brividi: quattro successi in altrettante trasferte, otto gol fatti (una media di due gol a partita) a fronte di soli due subiti, con una porta inviolata nelle ultime due partite in territorio ostile. C’è una crescita progressiva che parte proprio da quelle due sfide in cui si è raccolto meno di quanto ci si aspettasse, in casa di due avversarie in lotta per la salvezza.

Poi, la scintilla: il blitz di Monopoli, la festa del Bari a cui hanno preso parte anche i rosa, con un successo che è valso il terzo posto in classifica. Due mattoncini utili, per costruire il percorso straordinario avuto finora lontano da casa. Perché prima di questa serie di nove partite, il Palermo aveva vinto solo due sfide da ospite: a Vibo Valentia, contro la Vibonese ultima in classifica; e ad Andria, contro la Fidelis che ha avuto il secondo peggior rendimento interno del girone. Il cambio di marcia è coinciso, di fatto, con il decollo di una squadra che non vuole saperne di trovare la pista d’atterraggio. Anzi, vuole continuare a volare, in trasferta come in casa, dove dovrà affrontare l’ult ima tappa di un cammino lungo e tortuoso.