La situazione del campo di calcio del cantiere navale di Palermo evidenzia una problematica significativa riguardo alla conservazione di spazi sportivi e sociali importanti per la comunità. La perdita del finanziamento PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta un duro colpo per i piani di riqualificazione proposti dal deputato Adriano Varrica e per le prospettive future dell’impianto.
La sfida ora è doppia: non solo trovare nuove fonti di finanziamento per preservare e possibilmente rinnovare il campo, ma anche mobilitare il supporto locale e regionale per mantenere vivo l’interesse verso queste importanti infrastrutture. L’indifferenza del Comune, come segnalato da Varrica, solleva questioni sulla priorità data ai progetti di sviluppo urbano e alla loro sostenibilità sociale.
La situazione del campo di calcio necessita di un’azione congiunta tra diverse entità: il Comune di Palermo, la Regione Sicilia, e enti come Cassa Depositi e Prestiti. Una collaborazione efficace potrebbe non solo salvare il campo, ma anche trasformarlo in un modello di come lo sport può servire come catalizzatore per il rinnovamento urbano e l’inclusione sociale.
Il deputato regionale palermitano del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica, lancia un Sos sul futuro dello storico impianto. Ecco le sue parole riportate da “PalermoToday”: “Quando avevamo ottenuto il contributo Pnrr di 33 milioni di euro per il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi – dichiara Varrica – avevo attivato un tavolo di lavoro con il Comune e CDP per raggiungere due risultati: creare un polo tecnologico e di formazione specialistica collegato al rilancio del cantiere navale e salvaguardare lo storico campo di calcio. Purtroppo, la giunta Lagalla ha perso quel finanziamento e, nell’ambito della nuova progettualità di Cassa Depositi e Prestiti, oggi esiste un reale rischio di smantellamento dell’impianto sportivo. È stata richiesta ai gestori la restituzione immediata, mettendo in pericolo le attività sportive di tanti bambini e giovani che utilizzano quel campo. Nonostante la mia interrogazione dello scorso anno – conclude il deputato regionale Cinquestelle – la Regione non è ancora seduta al tavolo con Cassa Depositi Prestiti, e il Comune sembra mantenere un silenzio assordante su questo tema”.