L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla seconda sconfitta di fila rimediata dal Palermo contro il Venezia.
Due sconfitte dl fila. dopo quattro risultati utili consecutivi, non fanno una crisi. Ma se le sconfitte sono arrivate contro dirette concorrenti, sbagliando due rigori e la classifica è tornata plumbea, è comprensibile la preoccupazione del tifosi. Soprattutto se all’orizzonte ci sono altri tre scontri diretti (In una settimana) che indirizzeranno il campionato del Palermo: domenica la sfida col Benevento a 15 punti poi il turno infrasettimanale col Como (che ha un punto in meno). quindi un’altra delicata sfida in casa della Spal a quota 15.
Il momento è cruciale e il Palermo dal punto di vista emotivo ci arriva male. Serve una scossa per invertire l’inerzia di un campionato che potrebbe prendere una brutta piega, ha ragione Corini quando dice che questo è un campionato estremamente equilibrato. In cui tutti possono perdere con tutti e che bastano due vittorie per riemergere o due sconfitte per respirare ansia: il Palermo ne è una testimonianza. Ma hanno ragione anche i tifosi nel mostrare nervosismo per due occasioni sprecate che avrebbero potuto lanciare il Palermo nella parte sinistra della classifica. Prima il Cosenza e poi il Venezia, due squadre in crisi che si sono riprese tirando giù il Palermo.
Due partite perse forse immeritatamente, ma perse, e in malo modo per giunta. Due errori dal dischetto pesantissimi quelli commessi da Brunori. Il giocatore simbolo, quello più amato. Il che fa ancora più male perché disorienta anche i tifosi più attaccati e ottimisti. I rigori li sbagliano pure i grandi, è vero, e nessuno si sogna di mettere in discussione il capitano. Ma è altrettanto vero che con due pareggi, oggi la classifica sarebbe ben diversa e soprattutto sarebbe diverso il morale della truppa.