Massimo Donati ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. L’ex giocatore del Palermo ha ricordato alcune sue tappe della sua carriera di calciatore, tra cui la sua esperienza in rosanero:
«Dybala lo chiamavamo Picciriddu, perché era davvero un bambino, in viso e a livello fisico. All’inizio non era pronto per giocare in Serie A ma poi la sua testa ha fatto la differenza ed è diventato il giocatore devastante che è oggi. Iličić era già fortissimo ma Gasperini gli fece capire quanto poteva esserlo davvero. Infine Ciccio Brienza: una garanzia, qualità incredibile ma anche tanto sacrificio per la squadra. Ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori preparatissimi e all’avanguardia ma nel calcio per me non c’è solo questo. C’è la gestione del gruppo, la quotidianità e le vite dei calciatori fuori dal campo. Da questo punto di vista Ancelotti mi ha insegnato tantissimo. Non a caso leggo che ancora a volte va a casa dei suoi giocatori per mangiare e parlare con loro».