Divelte le porte blindate e il sistema di videosorveglianza, a pezzi i vetri, gli armadietti e tutto il materiale didattico degli alunni. Rubati anche tutti i computer e la strumentazione tecnologica. Al plesso di via Pecori Giraldi non è rimasto più niente. La preside è arrivata a scuola dopo aver ricevuto la chiamata di un collaboratore scolastico che ha fatto un controllo nei diversi plessi dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini, chiusi da quando è scattata l’emergenza coronavirus. “Non è opera di ragazzini – racconta la preside Antonella Di Bartolo in lacrime – Hanno scardinato anche le porte blindate usando un piede di porco. E’ stata un’azione pensata, studiata nei minimi particolari e non certo da una persona sola. Uno schiaffo dolorosissimo al lavoro fatto negli ultimi sei anni”.
Ieri la preside, come riporta repubblica.it, ha condiviso su Facebook l’intervista a Maria Falcone su “Repubblica” in merito alle scarcerazioni dei boss sull’onda dell’emergenza sanitari. “La certezza della pena – ha scritto Di Bartolo nel suo post – e la necessità di preservare tutte le condizioni di detenzione previste dal 41bis. Condivido ogni parola della Falcone”. “Non credo sia una semplice coincidenza – dice Di Bartolo – Spero che le indagini della scientifica possano chiarire anche la tempistica dei fatti. Abbiamo lavorato tanto con le famiglie del territorio anche in questi mesi di emergenza. Quello che è successo ci distrugge. Distrugge quello che abbiamo costruito in questi anni”.