Palermo: disastro rispetto alla scorsa stagione, ma i numeri dell’anno della retrocessione non fanno disperare…

Non poteva concludersi in un modo peggiore il 2015 del Palermo. Se infatti da un lato ciò che rimarrà impresso dell’ultima gara dell’anno dei rosanero è il quanto mai discutibile operato del signor Fabbri di Ravenna, dall’altro bisogna fare i conti con la dura realtà. E la realtà dice che i rosanero salutano il 2015 in quintultima posizione con 18 punti in tasca (quattro in più sul Frosinone terzultimo), ovvero ben sette in meno rispetto alla passata stagione dopo altrettante giornate.

Numeri davvero sconfortanti se si pensa che anche lo scorso anno l’obiettivo era la salvezza, ancora più sconfortanti se confrontati con quelli di tutte le altre stagioni dell’era Zamparini nella massima serie. Escludendo l’annata della retrocessione, infatti, il picco più basso risale ai campionati 2005/06 e 2011/12, quando dopo 17 turni il Palermo contava 21 lunghezze. Includendo invece la nefasta stagione terminata con la retrocessione in cadetteria, guardando i punti in classifica è possibile abbozzare un sorriso.

Nel 2012/13, infatti, in 17 giornate i rosanero avevano conquistato solamente 15 lunghezze. Quell’anno la strada verso la serie B sembrava già tracciata da tempo, nonostante le importanti e per certi versi “indimenticabili” vittorie contro Chievo (4-1 con tripletta di Miccoli), Sampdoria (2-0, doppietta dell’allora sconosciuto Dybala) e Catania nell’ultimo derby disputato tra le due siciliane (3-1, doppietta di Ilicic), nonché unici tre successi conquistati nelle prime 17 giornate. Se a tutto questo si aggiunge poi il disastroso mercato di riparazione, ecco servito un biglietto di andata per la serie B.

Quest’anno, invece, il Palermo ha all’attivo cinque successi, nell’ordine contro Genoa, Udinese, Bologna, Chievo e Frosinone, tutti arrivati contro possibili competitrici per la tanto agognata salvezza. Per il resto tre pareggi (Inter, Carpi e Lazio) e nove sconfitte. Numeri che non faranno certamente saltare di gioia, ma che sembrano suggerire che ancora nulla deve considerarsi perduto. È vero, la prestazione offerta dagli uomini di Davide Ballardini contro la Sampdoria è stata un passo indietro rispetto a quanto visto poco più di una settimana prima contro il Frosinone, i rosanero hanno però a disposizione ancora più di un girone per dire la loro in questo torneo.

Ora il famigerato “rompete le righe”, al rientro ci sarà la Fiorentina ma l’impressione è che il vero esame da superare a gennaio sarà quello del calciomercato